Dividere il conto in pizzeria, fare un regalo in comune o piccole donazioni, ricevere o effettuare piccoli rimborsi: sono alcune delle operazioni che i pagamenti P2P o peer-to-peer cioè person-to-person, da privato a privato consentono di semplificare.
Istantanei, dai costi quasi nulli, i pagamenti P2P permettono lo scambio di denaro in tempo reale da persona a persona tramite smartphone e piattaforme digitali, generalmente app per smartphone. Come funzionano?
Cosa si intende per pagamenti P2P?
P2P ha un doppio significato: è sia l’abbreviazione di peer-to-peer che di person-to-person. I due significati sono collegati tra loro: le reti peer-to-peer, da pari a pari, consentono pagamenti da telefono mobile solitamente smartphone “person-to-person”, da persona a persona.
L’architettura di una rete peer-to-peer è distribuita: tutti i nodi si scambiano le informazioni in modo paritario e condividono parte delle loro risorse informatiche, come la potenza di calcolo, senza bisogno di un server, ovvero di un nodo centrale, che li controlli o gestisca.
L’architettura informatica client-server divide infatti tra un nodo centrale, il server, che “dà le risposte”, e nodi minori, i client, che “fanno domande”: nel peer-to-peer ogni nodo, uguale agli altri, può svolgere sia il ruolo di client che quello di server.
I nodi in una rete peer-to-peer sono collegati tra loro da una rete virtuale sovrapposta (overlay network) che consente a ciascun nodo di conoscere la mappatura della rete, ovvero dove sono gli altri nodi e a cosa servono, riconoscerli e comunicare con loro.
Un esempio di rete peer-to-peer sono due (o più) computer connessi con un cavo USB o Ethernet. Oppure due (o più) smartphone connessi a Internet che hanno installato la stessa applicazione per i pagamenti “person-to-person”.
Il peer-to-peer diventato famoso per il file sharing è oggi utilizzato anche per lo scambio istantaneo di denaro tramite cellulare e piattaforme digitali da persona a persona, prestiti compresi: in questo caso si parla di P2P lending, con la piattaforma che funge da intermediario, commissione compresa, tra chi cerca fondi e i prestatori al posto delle banche.
Come funziona il P2P per inviare o ricevere soldi
I pagamenti P2P sono istantanei (Instant Payments) ed estremamente semplici: basta scaricare sul proprio smartphone una app P2P che offra il servizio (tra le più comuni, Satispay, Postepay, Revolut) e seguire la procedura di registrazione.
Saranno verificati l’identità e i dati inseriti dal richiedente, dopodiché il sistema abbinerà il numero di telefono mobile a un portafoglio o wallet digitale su cui accreditare fondi da carte di pagamento, bonifici, conti corrente, contanti, a seconda delle specificità della app.
Una volta creato l’account e caricato il wallet per inviare denaro basterà:
- selezionare il destinatario dalla propria rubrica contatti,
- immettere l’importo da inviare,
- confermare la transazione via PIN o altro mezzo di autenticazione.
Se il destinatario della somma di denaro ha già installato l’app per la transazione di tipo P2P, riceverà i soldi istantaneamente, altrimenti riceverà una notifica che lo informerà dell’operazione di trasferimento di soldi a suo favore e lo inviterà a iscriversi al servizio per ricevere la somma.
Tra i servizi delle app di pagamento P2P, anche la possibilità di creare gruppi di acquisto con collette digitali o chiedere la restituzione di un prestito.
La rete peer-to-peer può essere utilizzata anche per i pagamenti nei negozi, P2B – Person to Business.
Se l’esercente ha scaricato l’app potrà pagare una commissione sulle transazioni (a seconda delle condizioni del servizio) ma lato utente il meccanismo resta uguale.
Quando conviene utilizzare i pagamenti P2P
I pagamenti P2P sono consigliati in tutte quelle situazioni in cui sia necessario uno scambio istantaneo di piccole somme tra privati, immediatamente utilizzabili.
Un esempio sono i regali (e le spese) in comune: anziché raccogliere le quote (soluzione spesso possibile con i “gruppi” all’interno delle app), ogni partecipante, senza spostarsi, potrà inviare la propria parte a chi acquisterà il regalo.
Altro esempio è la divisione del conto al ristorante o in pizzeria tra amici: anche qui, un invio a un’unica persona da parte di tutti consentirà di effettuare il pagamento subito senza anticipi di sorta.
Se un amico non ha disponibilità di contante ed è fisicamente lontano, i pagamenti P2P permettono di risolvere il problema; idem per le piccole donazioni a chi magari ne ha necessità ma è restio a condividerla.
Altre situazioni sono i piccoli rimborsi dovuti o attesi, che aspettando la cifra precisa in contanti tardano ad arrivare, e tutte quelle volte in cui occorre cambiare la banconota per le piccole spese tra amici e familiari.
Quali sono i vantaggi delle transazioni P2P
I pagamenti P2P sono molto semplici da usare, come mandare un messaggio da una qualsiasi app di messaggistica istantanea.
Il riferimento non è casuale: sono istantanei e immediatamente utilizzabili anche i pagamenti P2P. Sfruttano infatti le potenzialità delle reti peer-to-peer, che sono leggere, distribuite e, nel caso in cui un nodo smetta di funzionare, cercano strade alternative per finalizzare le operazioni con una notevole velocità di elaborazione.
Inoltre, i pagamenti P2P hanno costi molto bassi: l’installazione di una delle app che offrono il servizio, la creazione di un account con il relativo collegamento alla carta di credito o al conto corrente, la transazione per piccole somme, sono tutte operazioni gratuite.