Acquisti: oltre a online e contactless, cresce il ricorso al finanziamento sostenibile

La crisi sanitaria ha influenzato i comportamenti dei consumatori in Italia e nel resto d’Europa. Evidenti lo spostamento verso canali digitali e l’accelerazione nella diversificazione dei metodi di pagamento e di finanziamento nei risultati della ricerca realizzata da Oney in collaborazione con OpinionWay

Pubblicato il 09 Nov 2020

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Tra le conseguenze del lockdown e dell’emergenza Coronavirus c’è lo sviluppo dell’eCommerce. Costretti a rimanere a casa, gli europei hanno effettuato molti acquisti attraverso i canali digitali: spagnoli (67%), italiani (66%) e portoghesi (62%) si sono dimostrati molto attenti e molto interessati all’acquisto dei prodotti alimentari e di abbigliamento in modo particolare. Un altro effetto importante riguarda anche le modalità e le abitudini di acquisto: circa 1 europeo su 3 preferisce il pagamento contactless ove possibile e l’assenza è percepita come problematica. Certo è che la paura di un utilizzo fraudolento dei dati personali hackerati e la mancanza di fiducia sono tra i principali motivi per cui la gente è ancora perplessa e dubbiosa a procedere nell’utilizzo di questo metodo di pagamento. E poi, il 44% degli spagnoli, il 39% degli italiani, il 35% dei francesi, il 31% dei portoghesi e il 26% dei tedeschi intendono ricorrere al pagamento a rate come opzione di finanziamento nei prossimi sei mesi.

In collaborazione con OpinionWay, Oney, banca dedicata al commercio con focus su Retail ed eCommerce, ha presentato uno studio realizzato in cinque paesi – appunto Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Germania – che analizza i comportamenti dei consumatori dall’inizio dell’emergenza legata al Covid-19 esaminando se, come e quanto siano destinati a durare.

“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è senza precedenti e ha cambiato le nostre abitudini. Per quanto riguarda i consumi, gli europei hanno favorito i metodi digitali pur essendo ancora legati ai negozi fisici, dimostrando che il contatto umano rimane essenziale. Questo spiega il crescente successo delle soluzioni omnichannel che seguono tutte le forme di acquisto (in-store, online, in auto, click and collect, ecc.)” dichiara Jean Pierre Viboud, CEO di Oney.

Più acquisti online e nuovi metodi di pagamento

Anche dopo il lockdown in primavera, sembra che il cambiamento nelle abitudini di consumo siano destinate a durare, mostrando come il nostro paese abbia spinto l’acceleratore sul digitale. L’81% degli italiani afferma di essere ormai a proprio agio nel fare acquisti online. Questo spiega anche l’aumento degli acquisti nel settore Food & Grocery, beni che normalmente gli italiani acquistano fisicamente, ma che il 38% ha acquistato online negli ultimi 6 mesi. Anche il settore high-tech e quello degli elettrodomestici ha avuto un forte incremento con il 68% degli italiani che intende continuare l’acquisto online di questi prodotti.

In questo “new normal” emergono anche metodi alternativi di pagamento. Il contactless è ormai preferito dal 65% degli italiani, molti dei quali lo hanno utilizzato per la prima volta proprio durante il lockdown. Sono state inoltre introdotte nelle proprie abitudini, soluzioni innovative di pagamento per fronteggiare l’emergenza Covid, come Amazon Pay, scelto dal 14% degli italiani, il pagamento biometrico (12%) ed il P2P (11%).

Mathieu Lefebvre, General Manager e AD Oney Italia spiega “L’emergenza Covid-19 ha cambiato e continuerà a cambiare le abitudini dei consumatori italiani. Con il contenimento si sono dovuti adattare, scoprire e adottare nuove modalità di acquisto. I consumatori vogliono sempre più soluzioni One Channel che non distinguano più tra le vendite online e quelle offline, ma dove si parla di vendite nel loro insieme. Lo store fisico rimane fondamentale e la complementarietà dei due canali è ormai indispensabile per offrire una shopping experience sempre più personalizzata, anche nell’offerta delle soluzioni di pagamento”.

Occhio ai prezzi e sì al finanziamento

Il prezzo rimane un criterio dominante per 3 europei su 4, anche se il luogo di produzione di un bene/prodotto (soprattutto nel caso del cibo) e la durata sono anch’essi fattori incisivi nella decisione di acquisto. In tempi di ristrettezze economiche, per i cittadini francesi la prima voce di spesa da tagliare è l’arredamento (60%), mentre per italiani (63%) e portoghesi (74%) sono il tempo libero e le vacanze. Per gli spagnoli (60%) e i tedeschi (40%), i prodotti high-tech sono i primi ai quali rinunciare. All’incirca 1 intervistato su 3 desidera ricorrere a soluzioni di finanziamento: il pagamento a rate è l’opzione più diffusa, prima di quello dilazionato e del credito al consumo. La concessione di soluzioni di pagamento rateale presso Oney è aumentata del 51% durante il lockdown, trend che è rimasto quasi stabile da quando sono state abolite le restrizioni.

“Fare credito rimarrà anche in futuro uno dei core business delle banche, ma la digitalizzazione e le nuove tecnologie stanno modificando gli attuali modelli di erogazione del credito. La risposta di Oney si basa proprio su un metodo di finanziamento semplice, veloce, di breve durata e volto ad incentivare un consumo più attento per i consumatori” Conferma Lefebvre “È proprio in questo contesto che cambia la forma del finanziamento tradizionale tipico del canale fisico. Nuovi metodi di erogazione del credito come il BNPL di Oney (Buy Now Pay Later) permettono di intervenire velocemente e rendere più efficienti questi processi”.

Oney sposa la causa ambientale insieme ad ePRICE

Per rispondere alla sfida della sostenibilità energetica, l’anno scorso (2019) Oney congiuntamente ad ePRICE, holding italiana attiva nel commercio elettronico soprattutto nel segmento della vendita online di tecnologia e elettrodomestici, ha lanciato un servizio di finanziamento agevolato volto ad incentivare un consumo più attento nei confronti della sostenibilità ambientale. Per tutti gli acquisti di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe energetica uguale o superiore ad A+, A per i forni), effettuati su eprice.it, era possibile ottenere in pochi click, in totale sicurezza e senza nessuna commissione, un finanziamento di breve durata (3 o 4 rate) con addebito delle rate sulla carta bancaria del cliente.

“Il tema ambientale è di fondamentale importanza oggi giorno e siamo convinti che fornire gli strumenti finanziari adatti ai consumatori per incentivarli all’acquisto di prodotti ad alta efficienza sia la strada giusta per costruire un mondo più sostenibile” sottolineava Julien Cailleau, Deputy General Manager e Customer Recruitment di Oney.

Oggi, la promozione 3x4x di Oney è ancora valida e grazie ad una UX digitale multi-device, semplifica e velocizza l’esperienza di acquisto online e offline dei clienti su siti eCommerce e punti vendita dei partner.

Boom dello shopping online, ma l’in-store è ancora preferito

Ritornando alla ricerca, la democratizzazione del consumo digitale è riconducibile, al di là della semplice necessità, alla sua facilità d’uso. Più di 4 europei su 5 hanno fatto questo passaggio senza problemi, e la maggior parte non ha riscontrato grandi difficoltà. La tendenza dovrebbe essere duratura: il 65% dei francesi e il 67% dei portoghesi intendono continuare a fare i loro acquisti online per libri e cultura, il 68% degli italiani intende fare lo stesso per gli elettrodomestici, il 67% degli spagnoli per i viaggi e le vacanze e il 62% dei tedeschi per farmaci e prodotti sanitari.

Nonostante questa ondata di entusiasmo per gli acquisti online, oltre 2/3 degli europei preferisce gli acquisti in negozio e poi, sembra che l’accesso a soluzioni digitali incoraggi gli europei a cercare ulteriori servizi. Il 56% degli spagnoli dichiara di essere interessato a servizi di videoconferenza che permetta di accedere a un consulente telefonico per il post-vendita; il 44% degli italiani di essere interessato a un servizio di videoconferenza con un perito assicurativo e ricevere una prima stima di un sinistro prima del primo appuntamento.

Banche più digital, ma qualche timore rimane

Un’ulteriore conseguenza di questo periodo è il profondo cambiamento che si è verificato nel rapporto cliente/consumatore-commerciante. L’impatto si fa sentire in particolare, nel bancario. Per entrare in contatto con le banche, gli europei hanno utilizzato i siti web o le applicazioni mobili. Alcuni hanno effettuato transazioni online per la prima volta pagando bollette, effettuando pagamenti digitali, utilizzando firme elettroniche o eseguendo investimenti finanziari. Il 54% degli italiani, il 57% dei portoghesi, il 55% degli spagnoli e il 42% dei francesi hanno utilizzato le applicazioni mobili “molto più frequentemente”, mentre il 42% dei tedeschi ha dichiarato di utilizzare i social media “molto più frequentemente”. L’intero rapporto con la banca è completamente cambiato. Tuttavia, più di 1 europeo su 3 ritiene che la capacità di rivolgersi a un consulente sarà sempre fondamentale.

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