Il boom dell’e-commerce ha completamente rivoluzionato gli aspetti che riguardano gli acquisti, uno su tutti i pagamenti. Le modalità di pagamento, infatti, in soli due anni si sono ampliate e differenziate, fornendo prodotti diversi per target diversi e rendendo accessibile a tutti l’acquisto online, anche di lusso.
e-commerce e pagamenti digitali
La conversione all’e-commerce è avvenuta sotto la spinta della pandemia e quindi in un contesto di sostanziale necessità. Il primo effetto è stato quindi la caduta del muro di diffidenza che condizionava il ricorso ai pagamenti digitali: secondo una ricerca di GFK, infatti, l’e-commerce in Italia, dal pre-pandemia a oggi, è cresciuto del 25%; parallelamente si è verificata una diminuzione media dell’uso del contante del 23%.
Il più grande freno ai pagamenti online è stata la questione sicurezza e frodi. La sicurezza quindi fin da subito si è mostrata un tema centrale per player e clienti a cui la tecnologia è dovuta andare incontro con nuovi sistemi di sicurezza che fossero anche conformi al GDPR, la nuova normativa europea sul trattamento dei dati sensibili, e che fossero in grado di identificare schemi ricorrenti che caratterizzano l’attività dei truffatori seriali (i cosiddetti “referral lists”), che assicurassero una gestione del risk management in grado di consentire ai brand di individuare frodi sui rimborsi, riconoscere l’utente anche su dispositivi diversi, e che attivassero strumenti per ottenere il consenso e il riconoscimento del cliente sia in fase di iscrizione che di acquisto.
Superato lo scoglio più limitante, sempre più consumatori si sono aperti ai sistemi di pagamento online, mentre molti altri ne hanno semplicemente incrementato l’utilizzo. E questo è avvenuto anche e soprattutto in Italia, paese da sempre meno permeabile alle rivoluzioni, ma anche qui da noi i sistemi digitali stanno prendendo piede, recuperando il gap del contante e del contrassegno. Come sempre la maggiore attitudine verso l’innovazione ha innescato una reazione a catena e questo incremento sotto il profilo dell’utilizzo ha significato anche la nascita di metodi di pagamento adatti a tutte le esigenze. Ancora una volta la tecnologia si è adattata alle esigenze degli utenti assecondando la nascita di prodotti a misura di cliente. E questo si vede anche nella potenza aggregatrice degli smartphone che va di pari passo con lo sviluppo della fintech. Oggi tutti possediamo un wallet digitale: il nostro portafoglio, cioè, è sempre di più il nostro cellulare, attraverso il quale siamo in grado di pagare quasi qualsiasi cosa scegliamo di acquistare, anche in e-commerce.
I più diffusi sistemi di pagamento digitale
In cima alla lista dei sistemi di pagamento digitale ci sono naturalmente Amazon pay e Paypal, servizi di elaborazione dei pagamenti online nati proprio dal concetto di wallet digitale. Oltre a questi player che potremmo ormai definire “tradizionali” negli ultimi anni se ne sono sviluppati altri.
Uno su tutti è Klarna, una delle maggiori banche europee che fornisce soluzioni di pagamento a 85 milioni di consumatori attraverso 200mila esercizi commerciali in 17 paesi, tra cui l’Italia. Klarna dà la possibilità di usufruire dell’opzione “Buy now pay later”, per cui chi acquista qualcosa su un ecommerce che ha integrato nel suo sistema Klarna può ricevere il proprio ordine entro pochi giorni e pagarlo in un secondo momento. Non solo. Klarna offre ai consumatori online anche l’opzione di suddividere il costo dell’acquisto in 3 rate senza interessi, che verranno addebitate sulla carta in 30 giorni. Infine, permette anche di digitalizzare il metodo di pagamento del bonifico.
Un’altra soluzione di pagamento è Sofort, un sistema di pagamento “locale”, tra i più utilizzati del circuito Adyen, colosso olandese attivo dal 2006. Adyen, attraverso le sue declinazioni local, è in grado di offrire un’infrastruttura end-to-end collegata ai sistemi Visa, Mastercard e ad altri metodi di pagamento, sviluppando una piattaforma che accorpa quasi tutte le funzioni con cui si interfacciano i clienti quando comprano online (la presa in carico del pagamento, il controllo anti-truffa, l’elaborazione, la transazione, l’approvazione e la conferma del pagamento). Adyen concentra tutti questi passaggi in un unico sistema e, per avere un impatto maggiore in termini di performance sulle vendite, il suo approccio è focalizzato sulle singole country.
Non solo nuovi sistemi di pagamento, però, ma anche servizi che rendono più accessibili gli acquisti online. Tra questi c’è Scalapay, un servizio che permette a chi compra di acquistare nei negozi online dilazionando in tre pagamenti uguali l’intero importo, senza interessi o costi aggiuntivi. Una soluzione perfetta da una parte per ampliare il proprio target rendendo la merce più accessibile, dall’altra per far fronte a possibili difficoltà dovute, magari, a una limitata disponibilità economica al momento dell’acquisto. Con Scalapay, in pratica, il lusso diventa accessibile a tutti.
E poi c’è Viacash, la via digitale del contante. Un servizio sviluppato dall’azienda viafintech, con sede a Berlino, che consente di digitalizzare il contante. Con viacash, infatti, non c’è bisogno di nessuna carta di credito o bancomat. Basta selezionare viacash come metodo di pagamento mentre si sta acquistando online, ricevere il codice a barre con l’ordine di conferma e poi pagare presso i negozi partner – supermercati e negozi al dettaglio -; scansionando il codice a barre alla cassa si riceve la conferma del pagamento in tempo reale. Una sorta di contrassegno 2.0 che in Italia, secondo Kooomo, sta registrando forti aumenti. Grandi gruppi della GDO, come PAM, Carrefour Italia e Penny Market, sono già partner di viacash.