Experian conferma la ripresa del credito registrata nei primi mesi del 2021

Anche a marzo il rapporto mensile di Experian evidenzia una crescita in tutti gli indicatori del credito rispetto al mese precedente, dando un importante segnale positivo, che suggerisce una lenta, ma costante, ripresa delle dinamiche creditizie nel nostro paese

Pubblicato il 16 Apr 2021

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Anche con l’istituzione della “zona rossa” in molte regioni italiane e le stringenti limitazioni che hanno caratterizzato l’ultimo mese, gli importanti sintomi di ripresa dei principali indicatori del credito si fanno sentire anche a marzo 2021: i prestiti finalizzati crescono solo del +1,16% rispetto al mese scorso, e del +193,42% rispetto a marzo 2020; i prestiti personali mostrano incoraggianti segni di ripresa con un +11,02% a confronto con febbraio 2021, e un +36,22% rispetto all’anno scorso; per i mutui immobiliari continua una crescita particolarmente forte con +26,80% rispetto a febbraio e 132,33% nel confronto con marzo 2020.

A seguito dell’alert relativo al mese di febbraio 2021, Experiansocietà multinazionale anglo-irlandese di global information service, ha pubblicato i dati del nuovo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights evidenziando come le nuove limitazioni sugli spostamenti introdotte in tutta Italia nel mese di marzo non abbiano impattato sulla ripresa degli indicatori del credito osservata negli ultimi mesi. Rispetto al primo lockdown la situazione è molto diversa e fa trasparire un cauto ottimismo. Significativo il confronto tra marzo 2021 e marzo 2019, ovvero prima dell’esplosione dell’emergenza Covid, che si rivela positivo per prestiti finalizzati (+62,83%) e mutui (+14,72%), negativo solo per i prestiti personali (-38,27%).

Armando Capone, Chief Commercial Officer di Experian commenta “La crescente diffusione delle surroghe è uno dei motivi che spingono il costante incremento dei mutui, ma è indubbio che la situazione attuale è ben diversa rispetto a quella di un anno fa. Gli indicatori stanno crescendo, finalmente in modo costante, e in qualche caso hanno già superato i livelli pre-Covid. Grazie anche a una crescente digitalizzazione, che aiuta tutte le parti interessate, possiamo probabilmente iniziare a guardare al futuro con maggiore fiducia”.

Le differenze d’età e la crescita del canale digitale

Le classi di età impattano in modo differente sui diversi strumenti di credito: la Generazione Z (nati dal 1995) ha trainato la crescita dei prestiti finalizzati con +8,29% rispetto a febbraio; i Senior (nati fino al 1945) hanno registrato l’incremento maggiore nei prestiti personali con un +19,11%; nel caso dei mutui, invece, sono tre le fasce d’età che hanno registrato una crescita rilevante: Baby Boomer (1945-1960) +20,59%, Generazione X (1960-1980) +22,72% e Generazione Y (1981-1995) +21,28%.

A livello di importo medio finanziato, i dati Experian testimoniano una crescita tra marzo 2021 e marzo 2020: con 7.450€, in aumento del 3,75% rispetto a un anno fa per il prestito finalizzato10.453€ in crescita rispetto a marzo 2020 (+3,85%) per il prestito personale; e 130.948€ in grande crescita rispetto all’anno scorso, +25,38% per i mutui immobiliari.

Anche l’utilizzo del canale digitale per le richieste testimonia una decisa crescita, con un aumento del 5,35% rispetto a febbraio 2021. Si tratta di un andamento che si ripete, pur con un aumento più blando, anche nel confronto con marzo 2020, con un + 2,04%. Molto interessante il boom che questi strumenti hanno avuto in soli 2 anni, con un incremento, accelerato sicuramente dalla pandemia, del 187%.

Immagine fornita da Shutterstock.

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