Fino ad ora, Facebook Pay è stato limitato alle piattaforme del colosso dei social media, tra cui Messenger, Instagram e WhatsApp. Facebook lo ha proposto come un espediente per fare acquisti, dividere il conto con gli amici, inviare denaro all’estero e donare in beneficenza. Ora sta uscendo dall’ecosistema di Facebook, unendosi a società come PayPal, Google e Apple nella lotta per essere scelto come opzione di pagamento. La decisione di estendere la portata di Facebook Pay sul Web, consentendo ai commercianti online di aggiungere il servizio come opzione di pagamento direttamente sui propri siti, non solo ne aumenterà la praticità, ma si inserisce anche nella più ampia strategia di e-commerce dell’azienda.
A giugno, Facebook ha aggiunto il supporto per i codici QR alla piattaforma di pagamento, consentendo agli utenti di inviare denaro a persone al di fuori del proprio gruppo di amici. Allo stesso tempo, ha integrato le funzionalità di acquisto nel suo più ampio ecosistema di app social per capitalizzare il passaggio all’e-commerce. A maggio, Facebook ha introdotto Shops, che trasforma le pagine aziendali sulla sua piattaforma principale e Instagram in vere e proprie vetrine online. Come Google e Snapchat prima, anche Facebook si sta ora espandendo per aiutare le persone a scoprire più prodotti acquistabili su Instagram. Da non trascurare il fatto che WhatsApp ha anche ricevuto un pulsante apposito per lo shopping, che consente agli utenti di sfogliare il catalogo dei prodotti di un rivenditore. A breve, precisamente da agosto, i clienti con sede negli Stati Uniti potranno effettuare acquisti da aziende basate su Shopify utilizzando questo metodo di pagamento.
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