Una recente ricerca fotografa il sorpasso degli Sms sulle app. Succede nel caso dell’autenticazione per accedere a servizi online o per autorizzare pagamenti digitali nell’eCommerce.
In questi ambiti, la maggioranza degli utenti, compresi i giovani, afferma di preferire i “messaggini” rispetto all’impiego di un’app ad hoc. Lo riporta l’indagine condotta da Skebby, piattaforma per il mobile marketing e servizi professionali.
Dove spopolano i messaggini
Sebbene gli Sms abbiano perso fascino nelle comunicazioni veloci rispetto alle app, continuano a essere popolari in alcuni ambiti.
Per esempio, gli Sms risultano gli strumenti preferiti in alcune attività digitali che ormai fanno parte della routine della nostra vita quotidiana, come l’autenticazione ai servizi online:
- servizi bancari;
- SPID;
- fascicolo sanitario elettronico;
- autorizzazione di pagamenti digitali su siti di eCommerce dove si dà l’ok al pagamento elettronico immettendo un codice OTP (password temporanea) ricevuto tramite Sms oppure mediante una specifica app per completare l’operazione.
Da un recente sondaggio condotto in Italia emerge che il 58,26% afferma di prediligere la ricezione di un “messaggino” con una password temporanea, in grado di garantire la validità di un’autenticazione o di un’autorizzazione di pagamento. Invece il 10,76% usa un’app dedicata.
Il 20,21% si dichiara indifferente, mentre il 10,77% opta per altre modalità.
La rivincita degli Sms fra i giovani
Nel dettaglio, esprimono una preferenza a favore degli Sms gli utenti appartenenti alla fascia di età 45-54 anni (63,81%). Ma anche il 58,24% dei giovani fino ai 34 anni preferisce gli Sms (contro l’8,79% a favore delle app).
Probabilmente tutti cercano di limitare il numero di app installate, anche per motivi di cybersecurity. Dunque, nelle operazioni di uso quotidiano preferiscono “la ricezione via SMS dei codici temporanei”, spiega Francesca Quagliata, Digital marketing strategist di Skebby.
“Ma questa preferenza non ci sorprende”, conclude Francesca Quagliata, “perché quotidianamente riscontriamo come l’SMS stia vivendo una seconda giovinezza, grazie proprio a questo tipo di utilizzo e altre applicazioni in ambito business, come, ad esempio, le campagne di mobile marketing, le comunicazioni transazionali per conferme appuntamenti, spedizioni e molto altro”.
Sui nostri smartphone scarichiamo app che magari usiamo una sola volta: occupano inutilmente spazio e richiedono di archiviare nuove password. Ma gli Sms, nonostante portino sulle spalle quasi 30 anni di vita, pur essendo scarsamente impiegati nella comunicazione tra privati, si dimostrano longevi.