PSD3 si avvicina e apre ai feedback. La Commissione Europea invita i cittadini a inviare i propri pareri entro il 2 agosto.
Ecco come funziona la consultazione pubblica, dove la Payment Services Directive (PSD2) sta per lasciare il posto all’erede.
PSD3: tempo di feedback
La Commissione Europea ha aperto i lavori per la PSD3, per abbracciare nella normativa tutti quegli aspetti introdotti dall’innovazione nei pagamenti digitali.
La PSD2, attualmente in vigore, sta per andare in pensione. Il veloce cambiamento tecnologico detta infatti nuove specifiche e fattori, ignorati dalla PSD2. Inoltre la PSD3 dovrà riesaminare molti elementi sulla base delle novità che tecnologia e fintech introducono ogni giorno.
Adesso si apre la consultazione pubblica fino al prossimo 2 agosto. C’è tempo fino a quella data per spedire alle istituzioni di Bruxelles i feedback sulla bozza, in modo da contribuire con il proprio parere a elaborare la norma: “Il presente invito a presentare contributi è aperto al feedback. I riscontri saranno presi in considerazione nella fase di ulteriore sviluppo e perfezionamento dell’iniziativa“.
Le novità in cantiere
La Commissione Europea rivede la PSD2 alla luce delle criticità venute in superficie nel corso degli anni. Infatti, venne introdotta quando Revolut, pagamenti mobili, blockchain, contactless, Wise non c’erano o non si erano ancora affermati sul mercato.
Gli elementi che rendono necessaria la PSD3 sono:
- nuovi player del mercato;
- nuove frodi ai danni dei consumatori digitali (social engineering eccetera);
- riesame dell’accesso ai conti di pagamento, alla infrastrutture e ai servizi di pagamento;
- valutazione di imposizione di sanzioni nell’attuazione della PSD2;
- rendere chiari e trasparenti i costi dei pagamenti internazionali tra la UE e gli altri Paesi;
- i feedback che i cittadini invieranno potranno fare luce su nuovi interessanti elementi finora non emersi, ma da prendere in considerazione.