Axerve lancia la tokenizzazione dell’eCommerce. I nuovi token di circuito riducono le barriere dei pagamenti digitali e vanno ad affiancarsi alla soluzione proprietaria già disponibile.
Primi clienti sono Chili, Aruba e Twinset. Ecco come funziona il sistema in grado di ridurre le frodi e di alzare fino a +6% il tasso di approvazione delle transazioni.
La tokenizzazione dell’eCommerce di Axerve
Fruibili su realtà come Visa e Mastercard, i token di circuito rappresentano un nuovo modo per i merchant di gestire in sicurezza i dati di carta. Così aumentano i tassi di autorizzazione e riducono potenzialmente i costi dei pagamenti.
Sono uno strumento strategico per l’eCommerce perché consentono ai merchant di gestire pagamenti ricorrenti o in differita e agli acquirenti di effettuare pagamenti digitali.
I merchant potranno utilizzare le credenziali di pagamento senza necessità di una certificazione completa di PCI DSS (Standard di sicurezza dei dati dell’industria delle carte di pagamento). Usufruiscono delle stringhe alfanumeriche: le genera un’archiviazione di questi dati direttamente sui sistemi messi a disposizione dai circuiti Visa e Mastercard. Gli esercenti possono quindi salvarlii sui loro sistemi, per completare transazioni future.
Secondo Visa, mediante i token, è possibile ridurre le frodi del 26% rispetto alle tradizionali transazioni con carta.
L’introduzione dei nuovi token ha innalzato, tra il +2,5% e il +6%, il tasso di approvazione delle transazioni a febbraio 2022.
Chi sono i primi ad adottare i token di circuito
Chili, società globale di Tech Media e video on demand, è tra le prime aziende clienti ad abilitare la tokenizzazione dell’eCommerce di Axerve. Nel corso del 2022, seguiranno anche Aruba e Twinset.
“In ambito eCommerce”, commenta Alessandro Bocca, CEO di Axerve, “i token stanno assumendo sempre maggiore rilevanza perché pur alzando i livelli di sicurezza della transazione, migliorano l’esperienza di acquisto”.
“Abbiamo scelto di ampliare la nostra offerta di tokenizzazione facendo leva sui servizi messi a disposizione dai circuiti”, continua Bocca, “con lo scopo di contribuire ad un ulteriore aumento dei tassi di autenticazione e approvazione delle transazioni, migliorando l’esperienza di acquisto del cliente finale”.
Infatti “i pagamenti con meno barriere”, conclude Giorgio Tacchia, fondatore e CEO di Chili, “comportano tassi di conversione più elevati per la nostra fatturazione e contribuiscono alla soddisfazione dei clienti che non devono affrontare inutili contrattempi al momento della transazione. Rimuovendo molte complessità del processo, i token liberano risorse da poter dedicare allo sviluppo del business”.