Il servizio PagoPA è senza commissioni anche per i clienti Revolut su Android, dopo il lancio su iOS.
Oltre un milione di utenti italiani della super app potranno pagare tasse e rette, verso la PA e altri soggetti aderenti, attraverso un servizio gratuito, anche sulla piattaforma di Google. Ecco come funziona.
PagoPA senza commissioni per gli utenti di Revolut su Android
Revolut è la prima app ad aprire ai pagamenti pagoPA in modo gratuito. Dal debutto su iOS dello scorso febbraio, gli utenti hanno effettuato decine di migliaia di transazioni senza dover aggiungere commissioni.
L’app consente infatti di effettuare i pagamenti di imposte, tributi e rette senza pagare alcuna commissione.
Revolut, forte di 25 milioni di clienti nel mondo, punta a rendere la gestione del denaro smart e senza commissioni svantaggiose. Ogni utente che utilizza pagoPA su Revolut ha compiuto in media oltre 4 transazioni fino ad oggi, di cui oltre la metà al di sotto dei 50 euro.
Come funziona
La super app integra all’interno la piattaforma nazionale pagoPA sui dispositivi Android, dopo il lancio dell’integrazione sulla piattaforma di Apple.
Per pagare con pagoPA con Revolut, occorre aggiornare l’app all’ultima versione. Toccando l‘icona con due frecce, si apre il tab Pagamenti e si digitale sul pulsante “+ Nuovo”. Selezionando Avvisi pagoPA, si sceglie il tipo di pagamento. Per completare l’operazione, basta aggiungere manualmente le informazioni dell’avviso oppure effettuare la scansione del codice QR, se presente. A quel punto si controllano i dettagli e si approva il pagamento.
L’elenco delle transazioni memorizza tutte le ricevute, in modo che sia facile recuperarle anche in seguito.
“Oggi, oltre un milione di persone in Italia può usufruire di questo vantaggio”, commenta Ignacio Zunzunegui, Head of Growth Southern Europe di Revolut: “La nostra super app si arricchisce costantemente di nuove funzionalità per facilitare la gestione del denaro a 360 gradi. In Italia non poteva di certo mancare questo servizio necessario, il quale però non può e non deve richiedere il pagamento di una commissione, che non aggiunge nessun valore, ma anzi penalizza i consumatori. Ci auguriamo davvero che altri operatori seguano il nostro esempio”.