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Pos: il Governo lavora per azzerare le commissioni sui pagamenti fino a 10 euro

Si tratterebbe di una misura sperimentale per un anno. Il ministero dell’Economia ha avviato un dialogo con gli operatori: entro il 1° marzo dovrà essere adottato un decreto per istituire un tavolo permanente tra le categorie interessate. Intanto gli istituti di credito si muovono in autonomia

Pubblicato il 30 Gen 2023

commissioni pagamenti
Azzeramento delle commissioni per i micropagamenti sotto i 10 euro e una riduzione flessibile per quelli fino a 30 euro. Tutto in via sperimentale per un anno. Sono queste le ipotesi sulle quali il Governo sta ragionando per trovare una soluzione che permetta di alleggerire le commissioni sui pagamenti elettronici, rispettando quanto previsto dalla legge di bilancio per il 2023.  Il ministero dell’Economia ha perciò avviato un primo dialogo con gli operatori. Entro il 1° marzo dovrà essere adottato un decreto per istituire un tavolo permanente tra le categorie interessate (dall’Abi alle aziende che offrono servizi e prodotti per i pagamenti digitali) incaricato di «valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche di valore fino a 30 euro a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni che presentino ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro».

Il termine del 1° marzo è stabilito dai commi 386 e 387 dell’articolo 1 della legge di bilancio approvata dal Parlamento alla fine del 2022, che si occupano di transazioni con Bancomat o carte di credito (entro 60 giorni dall’entrata in vigore). Se il tavolo non dovesse raggiungere l’obiettivo di trovare una «definizione di un livello dei costi equo e trasparente» entro il mese successivo, scatterebbe una soluzione draconiana: un contributo straordinario da parte dei prestatori di servizi di pagamento e dei gestori di circuiti e schemi di pagamento pari al 50% degli utili, al netto degli oneri fiscali, derivanti dalle commissioni e da altri proventi per le transazioni inferiori a 30 euro ovvero al diverso limite di valore eventualmente individuato. Tale contributo andrebbe a un fondo taglia-costi per i commercianti e i professionisti.

Cosa stanno facendo banche e istituti di credito

In attesa delle direttive del Governo, banche e istituti di credito si stanno muovendo autonomamente sul fronte delle commissioni per pagamenti con il Pos.

  • PagoBancomat ha azzerato le commissioni sotto i 5 euro già dal 2021.
  • Nexi ha attivato per il 2023 la promozione “micropagamenti” che prevede un rimborso a cadenza semestrale delle commissioni fino a 10 euro.
  • Intesa Sanpaolo ha lanciato l’iniziativa CresciBusiness, condivisa con le principali associazioni dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi. Il piano è riservato alle piccole e micro imprese clienti del Gruppo (con fatturato fino a 2,5 milioni), della durata di un anno, include l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti tramite Pos in negozio fino a 15 euro e la gratuità per un anno del canone dei Pos e delle carte di credito commerciali.

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