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Mobile Payment: nel 2022 usati da 6,4 mln di italiani

Secondo i dati di una survey condotta dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano in collaborazione con Ipsos; nel 2021 erano stati 5 mln. I consumatori divisi in cinque cluster

Pubblicato il 14 Mar 2023

Ivano Asaro

Direttore Osservatorio Innovative Payments

Giulia Spinelli

Ricercatrice Osservatorio Innovative Payments

mobile payment

I pagamenti digitali sono sempre più diffusi in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2022 sono stati transati 390 miliardi di euro con pagamenti digitali basati su carta, arrivando a raggiungere il 40% dei consumi, con una crescita del +18% rispetto al 2021. A questi, si aggiungono altri 7 miliardi di euro pagati con strumenti di pagamento basati su conto, che portano quindi il totale a sfiorare i 400 miliardi di euro. I pagamenti digitali fanno quindi sempre più parte della quotidianità degli italiani, come testimoniato anche dalla continua decrescita dello scontrino medio, arrivato a 47,20 di euro nel 2022. Tra le forme di pagamento che stanno crescendo di più, si trovano quelle più innovative, come i Mobile Payment.

Mobile Payment

La crescita dei Mobile Payment

Mobile Payment e pagamenti da smartphone e wearable guidano (in crescita del +122% il loro utilizzo all’interno dei negozi) guidano la crescita dei pagamenti digitali. Secondo una survey condotta dall’Osservatorio Innovative Payments in collaborazione con Ipsos, il 15% dei rispondenti, corrispondente a 6,4 milioni di italiani, ha usato soluzioni di Mobile Payment nel 2022, un numero in crescita rispetto ai 5 milioni di utenti registrati nel 2021. Studiando il grado di propensione degli utilizzatori, l’Osservatorio ha suddiviso i consumatori in cinque cluster:

  1. pionieri (13% della popolazione), coloro che sono molto ottimisti e innovativi e sono tra i primi ad adottare le nuove tecnologie;
  2. esploratori (19%), gli utenti innovativi ma allo stesso tempo attenti verso potenziali risvolti negativi di un eccessivo utilizzo della tecnologia;
  3. attendisti (26%), i consumatori che non sono preoccupati dalla tecnologia, ma usano gli strumenti tecnologici solo se già mediamente diffusi sul mercato;
  4. esitanti (24%), coloro che non sono né ottimisti né innovativi e non si sentono a loro agio con la tecnologia;
  5. riluttanti (18%), che tendono ad evitare l’utilizzo di strumenti tecnologici in generale.

Dall’analisi emerge che il Mobile Payment è utilizzato soprattutto da pionieri ed esploratori, più avvezzi alla tecnologia in generale. Tuttavia, è interessante notare che il Mobile Payment convince anche gli attendisti: il 17% dei consumatori in questo cluster dichiara di utilizzarlo (contro il 15% della media complessiva).

Mobile Paymet

Pagamenti contactless NFC e non

Le soluzioni di pagamento tramite smartphone si possono inoltre dividere in due gruppi principali: il primo include i pagamenti effettuati tramite wallet che si basano su tecnologia “contactless” NFC (come ad esempio Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay…), il secondo invece include i wallet che si basano su altre tecnologie, come la geolocalizzazione o i QR Code (come ad esempio Bancomat Pay, Satispay, app proprietarie dei singoli merchant…).

Dall’analisi emerge che i wallet NFC sono la soluzione più diffusa: il 76% degli utenti di Mobile Payment dichiara di utilizzarli, mentre il 46% utilizza le app basate sulle altre tecnologie (il 23% usa entrambe le soluzioni). Guardando invece alla tipologia di utente, i pionieri e gli esploratori usano entrambe le soluzioni, con l’unica differenza che i primi le usano più di frequente. Gli attendisti invece usano di frequente i wallet NFC e più occasionalmente le app, che vengono scelte in base all’occasione di acquisto perché richiedono che l’esercente sia registrato a sua volta. Infine, gli esitanti hanno una leggera preferenza per le app di pagamento, probabilmente attratti e convinti dalle campagne di marketing che forniscono bonus all’atto dell’iscrizione.

Il successo del Buy now pay later (BNPL)

Un altro trend innovativo che si sta diffondendo in Italia è il Buy Now Pay Later (BNPL), ossia il servizio che permette al consumatore finale di acquistare un bene o servizio subito e di pagarlo successivamente a rate (solitamente in tre) e che si distingue dal credito al consumo per la procedura di attivazione semplificata e, generalmente, per la mancanza di costi a carico del consumatore. Il 13% degli intervistati ha dichiarato di aver già utilizzato il BNPL in passato. Di questi, il 71% lo ha utilizzato per acquisti online, il 20% per acquisti in negozio e il restante 9% lo ha utilizzato in entrambe le forme.

Il BNPL è un servizio che convince molto i consumatori: il 96% dichiara che lo riutilizzerebbe in futuro. Tuttavia, le barriere sembrano essere alte per chi non ha ancora provato il servizio: il 38% di questi non lo proverebbe e il 37% è titubante. Questo segnala l’importanza di una comunicazione adeguata e di incentivi che spingano i consumatori ad accedervi per la prima volta.

L’interesse verso gli strumenti più innovativi

Infine, guardando al futuro dei pagamenti, gli italiani mostrano una buona propensione verso gli strumenti più innovativi. Il 35% degli intervistati ha dichiarato di voler utilizzare soluzioni che permettono di pagare in autonomia direttamente dal tavolo del ristorante, mentre il 31% è interessato alle soluzioni di checkout intelligente nei negozi (che permettono, ad esempio, di pagare il conto senza passare dalla barriera casse). Anche le soluzioni legate ai pagamenti da smart car riscuotono interesse da parte degli italiani. Tra le soluzioni preferite in questo ambito vi sono il pagamento della sosta direttamente dal cruscotto dell’auto (22%) e il pagamento del carburante (20%).

Al contrario, le soluzioni legate all’ambito smart-home sembrano colpire meno i consumatori, probabilmente perché le applicazioni disponibili sul mercato sono ancora rare. In particolare, solo il 13% si è detto interessato a utilizzare un frigorifero smart che riconosca e acquisti in autonomia i prodotti in esaurimento e sempre il 13% si è detto disposto a fare acquisti tramite uno smart speaker. Anche le criptovalute sembrano essere ancora lontane dalle preferenze degli italiani: solo il 6% le utilizzerebbe per fare acquisti. Il quadro complessivo però è ottimista: solo il 27% ha dichiarato di non essere interessato a soluzioni di pagamento innovativo in generale.

Conclusioni

In conclusione, i pagamenti innovativi, soprattutto quelli attivati da smartphone, si stanno diffondendo anche in Italia e sono usati non solo dai consumatori più propensi all’utilizzo della tecnologia, ma stanno convincendo anche gli attendisti, ossia quei consumatori che generalmente hanno qualche riserva in più sugli strumenti tecnologici e li usano solo se già diffusi sul mercato. Questo segnala un cambio di passo in corso nell’utilizzo dei pagamenti digitali, che va nella direzione del Mobile Payment.

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