L’innovazione dei pagamenti passa dal Mobile

Pubblicato il 17 Lug 2013

L’Italia è il paese del contante: oltre il 90% delle transazioni avvengono in contante (Fonte Banca d’Italia, 2010) e all’anno mediamente ogni italiano effettua solo 27 transazioni con carte di credito o debito, ovvero una transazione ogni due settimane; in Francia una ogni 3 giorni, in UK una ogni 2 (Fonte BCE, 2010).

Nonostante la percezione comune, il contante costa. Al contante, infatti, sono associati costi di gestione non trascurabili per il sistema paese (conteggio, trasporto, rischio di furti, ecc) stimati in più di 10mld di € (Fonte McKinsey/ABI, 2009), a cui si aggiunge il costo dell’evasione fiscale legata all’utilizzo del contante.

Con il decreto “Salva Italia” e con interventi successivi il Governo sta cercando di limitare il problema con iniziative come il limite di 1.000€ per qualsiasi transazione in contante e la decisione di erogare stipendi e pensioni in modalità elettronica.

Queste iniziative sono un primo passo importante verso la riduzione del contante, tuttavia è ragionevole pensare che questo solo non sarà sufficiente per convertire gli italiani alla moneta elettronica.

Il Mobile Payment in Italia

Una delle possibili risposte che potrebbe contribuire almeno in parte a ridurre l’utilizzo del contante viene dal mondo delle telecomunicazioni mobili dove l’Italia è all’avanguardia a livello mondiale.

L’Italia conta 48 milioni di utenti di telefonia mobile – quasi la metà di questi dotati di smartphone -, circa 3,5 milioni di utenti iPhone, quasi 16 milioni di Mobile Surfer (Fonte Comscore, 2012) e un settore ricco di eccellenze a livello mondiale.

Un mondo come quello mobile che corre da più di 15 anni (da quando fu introdotto TIMCARD il primo abbonamento prepagato al mondo) potrebbe trainare i pagamenti elettronici. Il Mobile Payment, attivazione del pagamento tramite telefono cellulare, è già una realtà in diverse parti del mondo. In moltissime città scandinave (ad esempio Helsinki dal 2001) è possibile acquistare il biglietto dell’autobus inviando un semplice Sms.

Negli Stati Uniti l’applicazione di Fandango, la più importante catena di sale cinematografiche del paese, è stata scaricata più di 20 milioni di volte e alcuni film (ad esempio l’ultimo della saga Harry Potter) hanno visto circa il 20% dei biglietti acquistati tramite telefono cellulare.

Anche in Italia esistono diversi servizi già attivi, benché i risultati non sono comparabili ai livelli raggiunti in altri paesi. A Firenze, ad esempio, è già oggi possibile acquistare il biglietto del tram inviando un Sms sfruttando la piattaforma BeMoov, che prevede l’addebito su carta di credito, o la nuova soluzione promossa da Ericsson e dagli Operatori telefonici che permette, per la prima volta in Italia, l’addebito su credito telefonico.

Le soluzioni che replicano su Mobile l’esperienza tipica dell’eCommerce da PC – ad esempio i servizi offerti da player come eBay, Trenitalia, Yoox o Alitalia – hanno generato nel 2011 un transato di circa 80 milioni di €, circa l’1% del totale eCommerce .

Il più grande fermento intorno alla tematica del Mobile Payment deriva però dall’introduzione della tecnologia NFC (Near Field Communication). L’NFC permette l’interazione a corto raggio (tipicamente 4 cm) tra due device abilitati. I telefoni NFC e i POS contactless si stanno diffondendo anche in Italia: si contano ormai quasi 700.000 cellulari NFC (Fonte Comscore, 2012) e più di 5.000 POS Contactless (Fonte Osservatorio NFC & Mobile Payment, 2011) già abilitati oltre a decine di migliaia dormienti. Il pagamento in prossimità con il cellulare, il cosiddetto Mobile Proximity Payment, offre un ventaglio di occasioni di uso superiore al semplice Sms o all’Applicazione; potenzialmente ovunque può essere effettuata una transazione con una carta di pagamento, valorizzando però le peculiarità offerte dal telefono cellulare ovvero la multimedialità e l’interattività. Il consumatore, in un futuro non troppo lontano, potrà ricevere coupon sconto sul proprio cellulare, redimerli contestualmente al pagamento e vedersi contemporaneamente aggiornato il saldo punti della propria tessera fedeltà.

Le opportunità sono molteplici e ancora non pienamente esplorate. Il Giappone, che per primo ha introdotto queste tecnologie di prossimità, registra oggi circa 78 milioni di telefoni abilitati e oltre 15 milioni di utilizzatori. Addirittura, alcuni ricercatori giapponesi indicano questa soluzione di pagamento come uno dei fattori che spiega il calo della quantità di denaro circolante registrato in Giappone.

Anche nei paesi occidentali stanno emergendo le prime soluzioni commerciali. In Francia, le gli operatori telefonici, congiuntamente alle principali banche e ad alcuni service & technology provider, hanno costruito un ecosistema atto ad abilitare servizi di prossimità riuniti sotto il brand Cityzi, offrendosi inoltre come provider di questa tipologia di tecnologie a livello mondiale. Negli Stati Uniti, invece, Google ha lanciato, nel corso del 2011, il Google Wallet su piattaforma Android e 3 dei 4 principali operatori mobili, congiuntamente, lanceranno prima dell’estate la propria soluzione conosciuta con il nome di ISIS. Visa e Samsung, worldwide top partners dei Giochi Olimpici, doteranno tutti gli atleti che gareggeranno a Londra di un cellulare abilitato ad effettuare pagamenti in uno degli oltre 50.000 punti vendita sparsi sul suolo britannico.

Manca l’ecosistema

A differenza di molti altri paesi, europei e non, in Italia non si è ancora assistito a nessun annuncio di accordo programmatico volto a costruire un ecosistema di Mobile Proximity Payment. Tuttavia, nel corso del 2011 e dei primi mesi del 2012, sono stati lanciati alcuni progetti pilota che lasciano ben sperare per il futuro. Intesa Sanpaolo all’interno del progetto Move & Pay ha dotato 600 utenti di telefonini Samsung per effettuare acquisti nei punti Mastercard Paypass abilitati (più di 5000 in Italia).

Telecom Italia e ATM hanno sperimentato una soluzione, Mobile Pass, per accedere al trasporto pubblico nel territorio milanese attraverso il telefono cellulare. Edenred, a breve, attiverà una sperimentazione per l’utilizzo dei buoni pasto Ticket Restaurant su dispositivi BlackBerry. Il mercato si sta formando e il 2012 può essere un anno di grandi novità anche per Italia.

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