Adidas, il tag NFC sulla scarpa informa, propone offerte personali e ‘parla’ con il POS

Pubblicato il 17 Lug 2013

Adidas ha dotato il suo modello di scarpa da corsa Boost (nella foto) di un chip NFC per arricchire la user experience di chi acquisterà queste scarpe, con dettagliate informazioni del prodotto, recensioni di riviste e di altri utenti, e accesso diretto alle Mobile App del colosso dell’abbigliamento sportivo.

Il chip si basa sulle tecnologie di Thinaire, una specialista NFC che ha clienti come Kraft, Sony e Verizon, ed è fisicamente collocato in una ‘tag’ decorativa in cui passano i lacci delle scarpe, chiamata ‘lace jewel’. Le Adidas Boost con il tag NFC sono già in vendita in alcuni store di New York (dove ha sede Thinaire) e della California dove, toccando il lace jewel con uno smartphone dotato di SIM NFC, i clienti possono ottenere dettagliate informazioni e recensioni sul prodotto, e i commessi possono registrarne l’acquisto.

“E’ un’applicazione estremamente ‘calda’, e rappresenta bene il futuro del retail”, ha detto Tim Daly, co-fondatore di Thinaire, a un recente webinar organizzato dal sito NFC World. “Il cliente interessato al modello può ottenere informazioni approfondite sulle tecnologie con cui è costruito, sulle sue unicità, e sulle possibilità di personalizzazione; inoltre può leggere le recensioni delle principali riviste di running, e i post relativi al prodotto che altri utenti inseriscono su Facebook, Twitter e Instagram”.

Dal punto di vista del retailer, quando il commesso tocca il tag con un apposito device, un’App appositamente sviluppata da Thinaire registra l’acquisto sul POS del negozio, lo cancella dall’elenco dei prodotto disponibili in magazzino, e associa il paio di scarpe con il cliente, permettendogli di accedere ad App come miCoach (l’allenatore virtuale di Adidas), condividere l’acquisto sui social network, e godere di offerte e promozioni personalizzate di prodotti e servizi associati al modello acquistato. “Quel che è interessante di questo tag è che è in grado di ‘parlare’ con il possibile acquirente, spiegandogli il valore del prodotto, ma anche con il sistema di cassa del negozio, e inoltre è in grado di creare un canale diretto tra il brand e il consumatore: un’esperienza davvero unica”.

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