Piero Todorovich
Voltare pagina rispetto a “un mercato dei pagamenti frammentato e caro, che oggi pesa per l’1% sul PIL UE, ovvero 130 miliardi di euro all’anno”. Così Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e i servizi, ha presentato le norme con cui l’Europa intende creare un mercato unico dei pagamenti digitali, abbassando i costi, aumentando la sicurezza per consumatori e dettaglianti, “imponendo modifiche alle commissioni interbancarie che hanno peso ingiustificato e smantellando le barriere che separano i mercati nazionali”.
Un obiettivo del pacchetto presentato è ridurre le attuali commissioni, diverse da Paese a Paese che, come ha precisato il vicepresidente Joaquín Almunia, “sono pagate dai dettaglianti ma finiscono col rincarare i prezzi per i consumatori, che non soltanto non ne sono consapevoli, ma sono incoraggiati, tramite premi, a usare le carte più redditizie per le banche”.
Il nuovo regolamento, che va a integrare l’attuazione della normativa antitrust, fisserà i massimali per le commissioni interbancarie. “Impedirà che queste siano troppo esose – ha precisato Almunia – instaurando pari condizioni di concorrenza per i prestatori dei servizi di pagamento, facilitando l’accesso al mercato di nuovi operatori con servizi innovativi. I dettaglianti risparmieranno molto, grazie all’abbassamento delle commissioni da pagare alle banche e i consumatori beneficeranno di prezzi al dettaglio inferiori”.
Un tetto alle commisioni
Il regolamento sulle commissioni interbancarie introduce massimali alle commissioni applicate sulle operazioni effettuate con carte di debito e di credito e vieterà l’applicazione delle maggiorazioni che alcuni esercenti applicano al pagamento con carta, come accade, per esempio, nell’acquisto dei biglietti aerei. Attraverso l’introduzione dei massimali si punta a ottenere che vengano meno anche le maggiorazioni “non dichiarate” sui prezzi di beni e servizi.
Per un periodo transitorio di 22 mesi, i massimali delle commissioni interbancarie sulle carte di debito e di credito si applicheranno alle operazioni transfrontaliere, vale a dire quando il consumatore usa la carta in un Paese diverso dal proprio, oppure quando il dettagliante si appoggia a una banca non locale. Trascorso tale periodo i massimali si applicheranno anche alle operazioni nazionali.
I massimali sono fissati in percentuale al valore dell’operazione: 0,2% per le carte di debito e 0,3% per le carte di credito. Si tratta di percentuali che le autorità della concorrenza hanno già accettato per una serie di operazioni effettuate con carte dei circuiti MasterCard, Visa e Cartes Bancaires.
I dettaglianti potranno invece applicare maggiorazioni alle carte non soggette ai massimali (soprattutto carte aziendali emesse a imprese e carte di schemi a tre parti come American Express o Diners) o rifiutare di accettarle. I costi imposti da tali carte “più dispendiose” possono così essere ribaltati sulle persone che ne usufruiscono anziché essere posti a carico di tutti i consumatori.
Il pacchetto di regole punta a rispondere alle nuove sfide che riguardano le modalità di pagamento usate dai cittadini europei. Quasi tutti i correntisti dell’UE possiedono oggi una carta di debito e il 40% anche una carta di credito; il 34% dei cittadini europei fa acquisti su internet e oltre il 50% possiede uno smartphone con cui può accedere a pagamenti mobile. Per alcuni comparti dell’economia, per esempio nell’ambito dei viaggi, la maggior parte delle vendite avviene via internet.
***** DA SAPERE *****
Gli obiettivi delle nuove regole UE sui servizi di pagamento
- Agevolare e rende più sicuro l’impiego di servizi di pagamento via internet a basso costo includendo nell’ambito di applicazione i cosiddetti nuovi servizi di ordine di pagamento. Si tratta di servizi che intervengono nel rapporto tra l’esercente e la banca dell’acquirente e permettono di effettuare pagamenti elettronici efficienti ed economici senza carta di credito. I prestatori di tali servizi saranno sottoposti alle stesse norme rigorose di regolamentazione e vigilanza applicabili a tutti gli altri istituti di pagamento. Allo stesso tempo le banche e tutti gli altri prestatori di servizi di pagamento dovranno migliorare la sicurezza subordinando il pagamento all’autentificazione rigorosa del cliente.
- Migliorare la tutela dei consumatori dalla frode e dall’eventualità di abusi e incidenti di pagamento (come nel caso di operazioni di pagamento controverse o non correttamente eseguite). In caso di pagamenti non autorizzati, ai consumatori è richiesto di sostenere un costo più ridotto (fino a 50 euro rispetto ai 150 attuali).
- Aumentare i diritti dei consumatori in caso di bonifici o rimesse di denaro al di fuori dell’Europa o in caso di pagamenti in valute extra-UE;
- Promuovere l’emergere di operatori nuovi e lo sviluppo di pagamenti innovativi via internet e tramite dispositivi mobili in Europa, a beneficio della competitività dell’UE nel contesto internazionale.