Cambio di assetto azionario per SIA. Il Fondo Strategico Italiano (FSI), che fa capo a Cassa Depositi e Prestiti, ha rilevato il 42,3% della società per un investimento di circa 204 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 77 milioni di euro di finanziamento. FSI ha sottoscritto il contratto in partnership con F2i SGR e Orizzonte SGR, che rileveranno rispettivamente il 10,3% ed il 6,7% del capitale. Complessivamente il consorzio rileverà il 59,3% del capitale della società da Intesa San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Banca Nazionale del Lavoro. Banca Intesa e Unicredit rimarranno azionisti nella società con una quota complessiva dell’8%, mentre le altre banche usciranno di scena.
FSI è nato a maggio 2011 con la missione di sostenere l’economia e lo sviluppo infrastrutturale. Il suo scopo è quello di investire in imprese che abbiano l’obiettivo di crescere dimensionalmente, migliorare la propria efficienza e rafforzare la propria posizione competitiva sui mercati nazionali e internazionali: è il caso di SIA, considerata di rilevante interesse nazionale.
“FSI ha effettuato l’investimento in SIA – ha commentato l’Amministratore delegato Maurizio Tamagnini -con l’obiettivo di accelerare la penetrazione della monetica, di aumentare il supporto alla gestione del debito pubblico italiano – attraverso la partnership con Monte titoli e Borsa italiana- e di favorire la digitalizzazione della PA”.
“Da oggi per SIA inizia una nuova fase che, in continuità con quanto fatto finora, apre nuove possibilità di crescita a livello nazionale e internazionale – ha dichiarato Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato SIA, commentando l’operazione –. Questo nuovo assetto azionario ci permetterà di vivere da protagonisti la trasformazione che interesserà l’industria europea dei pagamenti sotto la spinta della SEPA e della crescente competizione. Sul fronte nazionale continuerà il nostro impegno per lo sviluppo della moneta elettronica e per la realizzazione dell’Agenda Digitale con la nostra infrastruttura e le nostre competenze”.
La valutazione per il 100% dell’equity di SIA è pari a 765 milioni di euro, corrispondente a circa 8 volte l’EBITDA normalizzato atteso per il 2013.
Fondata da Banca d’Italia nel 1977, SIA è leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici, dedicati alle istituzioni finanziarie, banche centrali, pubbliche amministrazioni e imprese nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. SIA gestisce circa 69 milioni di carte di pagamento e processa circa 30 miliardi all’anno di transazioni di pagamento e sui mercati. La società svolge diversi servizi fondamentali per il sistema finanziario, le banche centrali e la pubblica amministrazione in Italia e in Europa.
Nel 2012 ha generato ricavi per circa € 350 milioni ed un EBITDA di circa € 90 milioni. Il gruppo ha circa 1.500 dipendenti, quasi totalmente in Italia, con un significativo indotto per le aziende di tecnologia e sviluppo software.