Le bollette si potranno pagare anche nelle cartolerie, in tutta Italia, grazie all’accordo fra Federcartolai e PayTipper Network, che opera per conto di PayTipper Spa in qualità di agente nei servizi di pagamento. Una piccola rivoluzione che scardina il mercato, come spiega l’amministratore delegato di PayTipper Spa, Angelo Grampa: “Il nostro sistema – sottolinea – è molto semplice e quindi adottabile da ogni esercente. Non richiede alcuna installazione di hardware e software, basta un computer, una connessione adsl e una stampante per potervi accedere e per fruire del servizio. Una sfida nel panorama dei sistemi di pagamento che Grampa non esita a definire “entusiasmante”, “un cambio di paradigma per il cittadino prima ancora che una nuova opportunità di business per i player di mercato”.
Per Ugo Margoni, presidente di Federcartolai, ciò permetterà ai nostri associati di “riposizionarsi sul mercato con una veste nuova e più attraente, mantenendo l’offerta dei nostri tradizionali prodotti: avremo maggiori possibilità di aumentare l’afflusso di clientela e di fidelizzarne di nuova, riuscendo ancor meglio a combattere la concorrenza di altre strutture di vendita”.
Cosa significa in concreto? Che chiunque potrà pagare i bollettini di oltre 12 mila fra enti e società convenzionate, il canone TV e, a breve, anche Mav/Rav, mentre acquista un quaderno o un libro, sia in contanti, sia con carta di credito o di debito, allo stesso costo. Si tratta di un mercato che oggi, stando ai dati dell’Osservatorio mobile payment & commerce dello School of management del Politecnico di Milano, è di circa 2 miliardi di euro (tra bollette, tasse, tributi e ricariche telefoniche), ma che avrebbe una grande potenzialità se si considera che ogni anno in Italia vengono pagati oltre 600 mln di bollettini. Gli italiani, infatti, continuano a pagare in contanti nel 90% dei casi (contro il 60% dell’Europa e meno del 30% degli Stati Uniti): 639 sono le operazioni in contanti contro 71 operazioni per abitante effettuate con strumenti alternativi al contante (Fonte Banca d’Italia). Ci posizioniamo dunque dietro Francia, Germania e Regno Unito i cui abitanti compiono ogni anno più di 200 operazioni senza far uso di cash, per non parlare di Svezia e Finlandia che superano addirittura le 300 operazioni.
Non bisogna poi dimenticare che il contante, stando alle stime dell’Abi, ha un costo di gestione (tra vigilanza, trasporto, perdite per furti e rapine) di circa 10 miliardi di euro, ossia 166 euro a testa, quando nell’area euro la gestione del contante consuma 50 miliardi di euro. Quindi, pur rappresentando appena il 12% della popolazione UE, l’Italia determina il 20% dei costi complessivi del contante continentale.
Perché tanta ritrosia nell’opinione pubblica? Per una questione culturale e di tradizione, perché non sempre i consumatori si fidano di strutture diverse da quelle “tradizionali” per i pagamenti, e in fondo anche perchè non sanno mai quanto devono pagare in più. Il POS, ovvero un terminale che permette al cliente di effettuare un pagamento tramite carte di pagamento, ha solitamente costi diversi, a seconda del tipo di carta di credito, dei servizi e del tipo di terminale scelto. Questo comporta un esborso ulteriore per chi paga le bollette. PayTipper, invece, uno dei primi Istituti di Pagamento in Italia, ha sviluppato un terminale POS che consente il pagamento dei bollettini allo stesso costo del contante per il consumatore, rientrando così in linea con le proposte di legge e gli obiettivi di riduzione dell’E-payment devide.