Ivano Asaro
Colpo a sorpresa di Snapchat, il servizio si messaggistica istantanea diventato famoso in tutto il mondo (non senza polemiche) per i suoi messaggi con autodistruzione, che ha lanciato Snapcash, un sistema per ricevere ed inviare denaro tramite chat. Snapchat, lanciato nel 2011 e che ha oggi 100 milioni di utenti attivi mensili, consente di inviare foto e contenuti ad amici che, pochi secondi dopo, spariscono. Ciò l’ha resa l’app preferita per il sexting e ha scatenato le polemiche: l’app infatti è amatissima dai teenager e l’età minima per l’iscrizione è 13 anni. Il nuovo servizio Snapcash punta però ad alzare l’età media della base utenti target: il servizio è infatti utilizzabile solo da persone maggiorenni e titolari di una carta di credito.
Come funziona Snapchat?
Snapchat nasce da un patto con Square, famoso payment provider fondato da Jack Dorsey. Gli utenti possono inviare denaro direttamente dall’interno della conversazione con l’amico che deve riceverlo: il sistema riconosce il simbolo della valuta durante la scrittura e abilita un bottone verde che permette di completare la transazione. Prima, però, è necessario aver associato all’app un account Square da cui sarà possibile prelevare e ricevere fondi. L’app si basa sul già esistente Square Cash, un sistema per trasmettere denaro via app o email.
L’importante novità di Snapcash sta però nel fatto che i fondi possono transitare tramite la chat, senza nessun passaggio intermedio. Basterà quindi scrivere “ecco i 15$ per la mia quota del regalo” e cliccare il bottone verde. L’alleanza con Square, oltre alla possibilità di sfruttare il servizio Cash e l’immagine del famoso brand americano, è fondamentale per tutta la parte di gestione dei dati sensibili relativi alle carte di pagamento e ai conti correnti associati agli account. Il servizio, in questa prima fase, sarà disponibile solo sul mercato statunitense.
Il lancio fornisce una spiegazione valida al rifiuto del CEO 24enne Evan Spiegel delle super offerte di acquisizione da parte di Facebook prima (3 miliardi di dollari) e di Google poi (4 miliardi di dollari). Snapchat in questo momento, secondo gli analisti, ha una valutazione che sfiora i 10 miliardi di dollari. Spiegel sembra aver fatto uno sgambetto proprio a Facebook, che da tempo sta lavorando a un sistema di pagamento simile, tramite il proprio Messenger, e che ha assunto a giugno David Marcus da PayPal proprio per questo progetto. Senza dimenticare, inoltre, che sempre Facebook a febbraio ha acquisito la piattaforma di messaggistica WhatsApp, competitor di Snapchat, per la cifra record di 19 miliardi di dollari.
Snapcash ha anticipato tutti e l’allargamento ad altri mercati, se seguirà le orme del fratello maggiore Snapchat, potrebbe rivelarsi una cosa molto rapida.