redazione
Si chiama T-Frutta ed è l’app che promette di accorciare la catena del valore tra produttori e consumatori, disintermediandola dai retailer attraverso un meccanismo di cashback diretto.
Il nuovo software, sviluppato da Ubiq, spinoff dell’Università di Parma, in pratica permette al consumatore di visualizzare sullo smartphone un volantino virtuale, dove i marchi inseriscono i prodotti su cui è stato applicato uno sconto. A prescindere dal punto vendita in cui si trova (può essere un negozio rionale come un ipermercato), il consumatore, una volta fatta la spesa, fotografa lo scontrino col telefono, permettendo alla app di acquisirlo ed elaborarlo. L’elaborazione, allo stato attuale delle cose, non è istantanea, e può impiegare anche qualche giorno. Ma se il processo va a buon fine, il consumatore si vede riconosciuto un rimborso, che viene accreditato su conto corrente bancario o sull’account PayPal oppure viene trasmesso con assegno circolare o ancora trasformato in una donazione benefica.
Se prenderà piede, potrebbe rappresentare una spina nel fianco per molte insegne della GDO che traggono gran parte dei propri ricavi dal potere contrattuale che esercitano nei confronti dei brand sulla leva promozionale. Basti pensare che in Italia le grandi aziende del Food investono in pubblicità solo un terzo di quanto spendono in marketing sul punto vendita.
Il “se” è ancora d’obbligo perché la app è letteralmente in fase di startup. Oltre a essere attiva su un numero limitato di referenze (alle cui spalle ci sono però 25 grandi marchi, da San Pellegrino a Grandi Salumifici Italiani passando per Barilla, con i brand Voiello e Mulino Bianco fino a Ferrero, Lavazza, Findus, Granarolo e Heineken) in vendita nella sola provincia di Milano, molti utenti che l’hanno già scaricata gratuitamente su Android e iOs riscontrano qualche problema rispetto all’acquisizione degli scontrini e all’elaborazione degli stessi. Il team di Ubiq sta comunque rispondendo sollecitamente che di release in release i bug e i crash segnalati sono in via di risoluzione e che presto le promozioni saranno attivate anche in altre aree.
Secondo le stime dell’azienda, grazie a T-Frutta un consumatore potrebbe risparmiare fino a 150-200 euro l’anno, e chi l’ha provata sostiene che acquistando i prodotti in offerta si riesce ottenere uno sconto che può arrivare al 30% dell’intero scontrino. Naturalmente non si dà niente per niente, e in cambio del cashback, Ubiq e le aziende che supportano la app chiedono il consenso a utilizzare i dati generati dagli utenti per affilare i propri strumenti di marketing: dalla geolocalizzazione degli acquisti al paniere del singolo consumatore fino al churn, ogni aspetto dell’esperienza di consumo verrà analizzato con strumenti analitici per costruire campagne one to one e offerte sempre più personalizzate.