redazione
Mosse rapide e decise, senza rimpianti. È questo ormai ciò che caratterizza il mondo dei big dei pagamenti innovativi. Se una soluzione non riesce a farsi strada, si elimina, facendo il posto al nuovo, prima che la concorrenza riesca a conquistare i clienti con una migliore user experience. E così Samsung ha deciso, a due anni dal suo avvio, di chiudere il Samsung Wallet, la app grazie alla quale è (ma sarebbe meglio dire era: il servizio cesserà il 30 giugno) possibile raccogliere biglietti, coupon e carte fedeltà sul proprio smartphone. Del resto, come fa sapere la stessa Samsung, il “progetto è stato visionario e utile per creare servizi ancora migliori in futuro, ma il tasso di utilizzo del wallet è stato al di sotto delle nostre aspettative. Uno dei valori fondanti del nostro gruppo è garantire la migliore user experience possibile ai nostri clienti, e oggi abbiamo la sensazione che questo servizio non possa farlo”.
Dunque è arrivato il momento di voltare pagina, anche perché all’orizzonte ci sarebbe il roll out di Samsung Pay con la tecnologia acquisita grazie all’operazione LoopPay. Samsung ha infatti comprato (sembrerebbe per 250 milioni di dollari) l’azienda statunitense specializzata in pagamenti di prossimità non più tardi dello scorso febbraio, ma se vuole contrastare l’espansione – ormai imminente – di Apple Pay al di fuori dei confini americani, non c’è tempo da perdere. Il vantaggio di LoopPay rispetto ad altri sistemi di mobile payment sta nella possibilità di dialogare anche con i POS di vecchia generazione, sprovvisti cioè di NFC e dotati del solo lettore magnetico. Parliamo in altre parole del 90% del parco terminali globale. Il sistema dovrebbe approdare questa estate sugli smartphone Galaxy S6, giusto in tempo per parare le nuove mosse di Apple e di Google.