Il mobile proximity payment è uno dei settori in cui l’innovazione tecnologica si intreccia in modo sempre più profondo con le strategie aziendali fatte di alleanze tecnologiche e di mercato. Gli attori sono tanti e lo scenario è estremamente fluido: ci sono i grandi provider di tecnologie, di apparati e di sistemi operativi, nomi come Google con Android Pay, Apple con Apple Pay, Samsung con Samsung Pay che hanno da tempo preso una posizione con il rilascio dei loro wallet.
Poi ci sono i merchant, che da “clienti o potenziali clienti” di questi servizi hanno effettuato una doppia evoluzione con accelerazione, dapprima come partner e poi come attori primari nell’offerta di piattaforme proprietarie come ad esempio Walmart e Starbucks in operazioni dove assumono questa iniziativa in prima persona o all’interno di consorzi. E’ il caso ad esempio di CurrentC la piattaforma di proximity payment basata su QR Code che nasce dal consorzio Merchant Customer Exchange o MCX che unisce 40 grandi operatori del mondo retail tra i quali in una prima fase anche Walmart che aveva aderito insieme a Shell Oil Products US, Darden Restaurants, Michaels, Publix, Target Corporation, 7-Eleven, Best Buy, CVS Health. La situazione come detto è particolarmente fluida tanto che Walmart ha poi modificato radicalmente la propria strategia e ha deciso di muoversi autonomamente con un servizio di payment integrato direttamente nella propria app che conta oltre 22 milioni di download ed è disponibile per Android e iOS.
La scelta di Walmart sembra ispirata alla strategia di un altro gigante, come Starbucks che ha scelto di muoversi in autonomia sin dall’inizio sia come tipologia di servizi come ad esempio l’integrazione delle gift card sia come tipologia di servizi.
Anche Google è focalizzata sul potenziamento della propria offerta e in particolare ha lanciato Tap 10, un programma fedeltà che punta sull’offerta di musica, filmati e sottoscrizioni per Google Play e Chromecast a chi effettua dieci acquisti con Android Pay durante il mese di febbraio. Le regole sono semplici: una volta dichiarata la propria adesione all’iniziativa, chi ha un account Android Pay poteva utilizzarlo entro il 29 febbraio per effettuare un massimo di dieci transazioni NFC (Near Field Communication) distanziate di almeno cinque minuti l’una dall’altra. I codici legati ai premi vanno poi sfruttati entro il mese di marzo. La piattaforma Google è disponibile da settembre 2015 e a novembre, in occasione del Black Friday, Google aveva già avviato una campagna promozionale che prevedeva la donazione di un dollaro alla ONG DonorsChoose.org per ogni acquisto autorizzato con il mobile wallet.
Leggi il servizio su Proximity Payment di Mobile4Innovation: Pagamenti proximity: cosa stanno facendo Apple, Google e Samsung