Alessandro Longo
Semplificare l’esperienza utente nei pagamenti digitali e al tempo stesso potenziare la catena del valore che coinvolge i negozianti. Il tutto declinato su una strategia che abbraccia tutte le categorie di prodotto mobile payment, cercando di essere primi nell’innovazione dei servizi. Sono le caratteristiche della strategia Intesa Sanpaolo, come sarà evidente dalle azioni dell’azienda, anticipate da Massimo Tessitore, responsabile Direzione Multicanalità Integrata del Gruppo.
Quali saranno le vostre prossime mosse sui mobile payment di prossimità Nfc?
Intesa Sanpaolo, dopo un percorso iniziato con Tim per lo sviluppo di una soluzione SIM Based, ha deciso di puntare su PayGO, la nostra soluzione NFC Cloud Based (HCE) lanciata per primi in Italia nel 2015. Abbiamo scelto una tecnologia aperta a tutti gli operatori telefonici che consente di “virtualizzare” tutte le carte (debito, credito e prepagate), perché crediamo che il successo dei mobile payments passi attraverso soluzioni prive di barriere tecnologiche e disponibili per una customer base più ampia possibile (gli smartphone con sistema operativo Android sono oggi circa 80% del mercato Italia). Su PayGo stiamo lavorando per l’unica Payment experience che può garantire il decollo dei pagamenti con il cellulare: open app To pay ( il pagamento si risveglia in automatico avvicinando lo smartphone al pos) e fingerprint per autorizzare il pagamento. Il cliente non deve imparare nient’altro.
Qual è il riscontro degli utenti? I mobile payment di prossimità sono accusati in tutto il mondo di essere ancora poco popolari. Per voi? Come pensate di sostenere la domanda?
Già dalla prime ore dopo il lancio di PayGO, i feedback ricevuti erano tutti relativi all’entusiasmo di “non dover più tirare fuori il portafoglio”, e alla facilità di poter pagare con lo smartphone, lo strumento che tutti hanno sempre con sé. Nonostante questo, però, registriamo che il divario tra potenzialità e diffusione appare ancora marcato per le ragioni che ho detto sopra: stiamo quindi lavorando per consolidare gli elementi di convenienza e attrattività della soluzione. I nostri prossimi passi sono relativi da un lato alla facilità di utilizzo (esempio autorizzazione del pagamento con fingerprint), dall’altro l’arricchimento dell’esperienza all’interno del negozio, con lo sviluppo di “engagement program” funzionali ad aumentare da un lato l’accettazione, dall’altro a stimolare l’utilizzo.
E sul peer to peer quali sono le vostre mire?
JiffyPay, il servizio P2P di Intesa Sanpaolo, è attivo da circa un anno per Android, iOS e Windows Phone. Anche in questo caso il nostro obiettivo era creare fin da subito la “massa critica”, cruciale per il successo di una soluzione P2P. Grazie a delle campagne di comunicazione massiva, iniziate addirittura prima del lancio commerciale della soluzione, abbiamo abilitato al servizio oltre 185.000 clienti. Dopo aver sviluppato il trasferimento di denaro tra privati, l’evoluzione “naturale” verso cui ci stiamo muovendo è aggredire i micro-pagamenti, vero e proprio regno del contante in Italia. Entro fine anno rilasceremo la nostra soluzione P2B, per consentire il trasferimento di denaro in tempo reale verso categorie merceologiche selezionate, come ad esempio edicole, taxi e bar.
Come si sviluppano invece i prodotti Mobile POS?
La lotta al contante e la crescita del transato mobile vedono nell’infrastruttura contactless un punto cruciale. Stiamo investendo soprattutto sugli sviluppo relativi al Mobile POS – che consente anche a piccoli negozianti e professionisti di accettare pagamenti con carta, anche in mobilità e al di fuori del loro punto vendita – e all’App Move and Pay Business, per cui lanceremo una nuova interfaccia grafica. Le nostre parole d’ordine sono facile da usare, ma anche veloce da ottenere e da attivare: per questo vogliamo aprire la vendita del mobile POS direttamente online.
In generale quale ruolo svolge il mobile payment nella vostra strategia?
Rappresentano il punto centrale della nostra strategia mobile, dal momento che i pagamenti sono le operazioni che ognuno di noi compie con regolarità, più volte al giorno. Sono quindi chiave per essere sempre vicini ai nostri clienti.
Per garantire il successo e la diffusione dei Mobile Payments è fondamentale agire su due fronti: da un lato la customer experience, dal momento che i clienti che scelgono di usare l’App per le loro operazioni sono tipicamente on the go e hanno bisogno di funzionalità sempre disponibili già in pre-login, con le carte di pagamento accessibili già dal desktop. Dall’altro lato, però, è fondamentale continuare a lavorare anche sulla value proposition per i merchant, anche per i quali dobbiamo garantire velocità di pagamento (anche non alle casse).