La PSD2 rende il cittadino l’ago della bussola nell’ecosistema dei digital payment

Pubblicato il 10 Gen 2017

redazione

«Il mercato sta cambiando e la PSD2 riscrive completamente i confini del comparto digital payment», parola di Maurizio Pimpinella, Presidente A.I.I.P.. «Oggi, diversamente da un tempo, quando esclusivamente banche e circuiti si occupavano di questo settore, i player sono innumerevoli. Ciò stimola la concorrenza e rende il cittadino l’ago della bussola. Secondo una survey di Worldpay, infatti, i cittadini europei vogliono anzitutto che i digital payment siano di facile utilizzo, pretendendo come secondo fattore la sicurezza e, incredibilmente, solo in ultima analisi accennano alla velocità della procedura. User experience e Multichannel diventano così gli elementi imprescindibili di ogni azienda competitiva, a prescindere dal settore». Con questo intervento Pimpinella ha aperto i lavori del convegno “La PSD2 e l’evoluzione del rapporto tra nuovi player, banche e start up fintech nel nuovo ecosistema dei pagamenti: il Consumatore al centro del nuovo scenario”, evento organizzato a Milano, a dicembre, dall’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica. Il workshop ha visto la partecipazione di professionisti provenienti da settori diversi, ma tutti ugualmente coinvolti dalle trasformazioni in atto nel mondo dei pagamenti che impattano anche sul mondo della Smart Mobility e sulle prospettive di sviluppo di progetti per le Smart City.

Della stessa linea di Pimpinella si è detto per esempio Roberto Catanzaro, Business Development & Innovation Director di CartaSi, secondo cui «le evoluzioni della normativa portano ad uno scenario di “co-opetition” tra player innovativi e tradizionali: non necessariamente scontro frontale ma uno scenario in cui al tempo stesso si collabora (per innovare servizi e user experience della clientela finale) e si compete (in alcune parti della catena del valore)». Alberto Bordiga, Responsabile Banking e Sistemi di Pagamento di Banca Sella, ha proseguito affermando: «È innegabile che la PSD II modifichi lo scenario di mercato limitando i profitti sia lato acquirer che lato issuer. Le banche devono quindi proporre nuovi servizi e studiare partneship che assicurino loro nuove forme di profitto».

Il tema è stato ripreso anche da Paola Trecarichi , Country Manager Italy HIPay Group, che ha aggiunto «È importante che i player italiani si confrontino apertamente sulle nuove disposizioni europee che noi di HiPay seguiamo già da tempo. Come payment provider internazionale, la nostra particolarità è quella di offrire già oggi soluzioni complete, integrate e in linea con la PSD2 II grazie alle nostre due licenze bancarie come E-money Issuer e Payment Institution».

Sempre in tema di e-comerce Antonio Galiano, Head of e-Bank – Iccrea Banca e Presidente Ventis, ha spiegato l’idea che ha portato alla creazione di Ventis, il marketplace del Credito Cooperativo «sviluppato da Iccrea Banca per le BCC, nell’ambito di una visione strategica della banca come “piattaforma relazionale” mitigando i fenomeni di disintermediazione delle banche che la PSD II accelererà. Con Ventis, passeremo da un modello di passiva tramitazione di operazioni bancarie a un modello di proattivo sviluppo di relazioni economiche e sociali sul territorio. La logica relazionale di Ventis permette alle BCC ed ai loro clienti privati e PMI di utilizzare una piattaforma digitale di commercio elettronico integrata rafforzando da un lato il patrimonio informativo del mondo bancario e dall’altro le relazioni di fiducia che le BCC instaurano sul territorio con i propri clienti».

Valeria Santoro, Country Manager Italy di Stocard, ha incentrato il suo intervento sulle tappe dei digital payment nel nostro Paese: «L’adozione delle innovazioni nei pagamenti digitali in Italia avverrà in modo graduale. Certamente saranno sperimentate per prime dagli italiani più inclini all’innovazione per esigenze professionali o per predisposizione personale. E questa tipologia di utenti (detti pionieri) prediligerà sicuramente la soluzione più semplice e più integrata ma anche la soluzione che riterrà più sicura, non solo dal punto di vista della transazione in sé, ma anche per il rispetto della privacy. Non necessariamente ci sarà quindi un solo vincitore: la realtà sarà sempre più multiplayer. Ormai non si può più puntare solo sulla tecnologia, ma bisogna guadagnare la fiducia degli utenti e farli abituare all’uso del prodotto».

Gianluca Bitossi Coronedi, Innovator di Che Banca!, ha invece insistito sulla necessità di innovare per stare al passo con i nuovi player, anche stranieri: «un mercato come quello dei pagamenti offre infinte possibilità, ma per saperle cogliere ci vuole vision. I giganti digitali si muovono con anni di anticipo sugli scenari che la tecnologia e l’evoluzione normativa offrono: è necessario passare da un approccio conservativo o di semplice efficienza alla innovazione, alimentando gli investimenti e abbattendo i paradigmi».

Per dare sempre maggior importanza al tema della formazione, fondamentale in un ecosistema che si evolve è poi intervenuta Sarah Lenggenhager, Presidente di JADE Italia, illustrando la realtà degli Junior Entrepreneurs: «Studenti selezionati e motivati a mettere in pratica le competenze acquisite sui banchi universitari lavorando sui progetti commissionati dalle aziende». Un progetto, quello di JADE Italia, che punta tutto sulla formazione e che l’A.I.I.P ha deciso di supportare siglando una partnership. «I membri di una Junior Enterprise, infatti, non vengono retribuiti e i compensi ricavati dalle consulenze vengono reinvestiti nella formazione degli associati, al fine di dare loro una preparazione a 360 gradi».

«La nuova normativa espande sempre più i confini del mercato dei prestatori di servizi di pagamento, e con essi aumenta il numero di aziende che si rivolgono all’A.I.I.P. per orientarsi in questo vasto ecosistema», ha concluso Pimpinella.

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