Dal 1200 a.C. a oggi, la lunga storia dell’e-payment

Dal baratto ad Amazon, passando per le prime monete e le prime carte di credito. La vita dei pagamenti digitali nell’infografica di HiPay

Pubblicato il 19 Ott 2017

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Siamo in ritardo e la strada da fare è ancora molta sul fronte dei pagamenti digitali e del commercio elettronico, ma comunque l’Italia è oggi il quinto mercato online d’Europa e uno dei Paesi al mondo in cui la penetrazione dell’e-payment è avvenuta con maggiore con decisione. Ma la digitalizzazione del mondo dei pagamenti è solo l’ultima tappa di una storia che parte da lontano e che HiPay, gruppo fintech francese specializzato in pagamenti digitali, ha ripercorso ripercorre attraverso un’infografica, che racconta la storia dell’e-commerce e dei metodi di pagamento in Italia.

Intorno al 1200 avanti Cristo, ricorda la compagnia transalpina, non esisteva ancora un sistema monetario e il metodo di pagamento adottato dalle persone si basava sullo scambio di beni e bestiame. I primi ritrovamenti di monete si hanno circa 600 anni dopo nell’antica Anatolia, territorio corrispondente alla Turchia moderna, ed è in questo periodo che il baratto inizia a perdere importanza seppur con dinamiche prolungate nel tempo.

Una data significativa per il sistema monetario italiano è il 1861, anno dell’introduzione della Lira come valuta. Quasi un secolo dopo è il turno di Diner’s Club, la prima carta di credito italiana, a cui segue l’avvento di American Express nel 1971. Quando si parla di monete e pagamenti non si può prescindere da un’altra data storica: il 1° gennaio 2002, giorno dell’entrata in vigore dell’euro in 11 Paesi europei, Italia compresa, che segna un cambiamento importante nel mondo del commercio del nostro paese.

Nello stesso periodo di inizio anni Duemila si iniziano ad affermare nuovi metodi di pagamento, come SisalPay, per consentire agli e-shopper italiani di pagare i loro acquisti online in contanti in uno dei migliaia di vendita partner. L’anno successivo vengono perfezionati i pagamenti Sepa. L’inizio del ventesimo secolo segna una svolta nell’e-commerce italiano con l’arrivo di Amazon, anche se il brand spediva già i suoi prodotti agli e-shopper italiani dagli Stati Uniti fin dal 1995. Nel corso del secondo decennio del 2000, nel settore della moda online si affermano le piattaforme di Asos e Zalando (quest’ultimo è diventato i rapidamente il più grande sito web di e-commerce in Italia). Infine, con l’ingresso di Apple PayAmazon Pay in Italia inizia a svilupparsi un processo di innovazione per i pagamenti digitali a sostegno della crescita del mercato elettronico, il cui debutto va però fatto risalire al 1992 quando il gruppo Euronics lancia il sito italiano e che ha avuto sicuramente nel 1998, anno dell’ingresso di eBay, un altro punto di svolta.

Grazie all’ingresso nel mercato di grandi player internazionali e all’innovazione tecnologica in tema di sicurezza, di cui HiPay è attore primario, nel 2016 le vendite al dettaglio online hanno raggiunto i 19,9 miliardi di euro con un incremento del 20% rispetto al 2015. Qual è ora lo scenario dei sistemi di pagamento online in Italia? Il gruppo francese pone l’accento sul regresso dell’utilizzo dei contanti per gli acquisti elettronici (4%), confermando la carta di credito come metodo di pagamento più utilizzato nel nostro paese (pari al 49%), seguito da PayPal al 39%. Un passo in avanti verso una cashless society.

Di seguito l’infografica realizzata da HiPay

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