Il mercato dei pagamenti digitali si mostra maturo. A dirlo sono i recenti dati diffusi dal World Payment Report 2017, secondo cui il volume globale di transazioni cashless aumenterà dell’11% entro il 2020, toccando quota 726 miliardi di operazioni. Nei prossimi anni a giocare un ruolo strategico saranno le grandi aziende, insieme alle imprese di medie dimensioni e alle pubbliche amministrazioni, attori in grado di determinare una crescita delle transazioni no-cash pari al 6,5% annuo tra il 2015 e il 2020.
Nella corsa al digitale nel settore dei pagamenti l’Italia può ritagliarsi un ruolo significativo. Lo testimoniano i numeri degli ultimi anni: tra il 2011 e il 2015 le transazioni senza contante sono aumentate con un tasso di crescita del 5,6%, tra il 2011 e il 2015, soprattutto grazie alla spinta dei pagamenti effettuati con carta di credito e di debito.
Un sistema di carte di credito prepagate ricaricabili con gestione online
Parlare di scomparsa del contante è prematuro però: secondo il report, infatti, si tratta ancora del metodo di pagamento più comune, specie per quel che riguarda i piccoli importi. Tuttavia, sta emergendo, in particolar modo tra le aziende, la necessità di un’inversione di rotta. Che si traduce nella crescita di iniziative volte a limitare il denaro fisico.
A cavalcare il trend sono anche le startup, soprattutto quelle che offrono servizi di finanza innovativa “business to business”. Tra queste c’è Soldo, un sistema di carte prepagate ricaricabili e controllabili online in tempo reale.
Tra le varie funzioni, Soldo permette di creare carte di credito dedicate per tipologia di spesa (per risalire più facilmente a chi ha speso quanto e in che modo); oppure generare carte virtuali istantanee, disponibili in qualsiasi momento per effettuare acquisti online, con la possibilità di ricevere notifiche istantanee per ogni pagamento e controllare il saldo in tempo reale.
Il ruolo della PSD2
Alla luce dell’imminente entrata in vigore – a gennaio 2018 – della direttiva europea di pagamento PSD2 (Payment Services Directive 2), quella dell’utilizzo di carte di credito al posto del contante, può davvero rivelarsi la strategia più adatta per gestire il business delle aziende. Il recepimento di questa direttiva prevede, tra l’altro, l’intervento sulla regolamentazione delle commissioni bancarie per i servizi come il Pos e Bancomat. Come ha spiegato di recente una nota di Palazzo Chigi, il provvedimento, “prevede l’armonizzazione dei pagamenti al dettaglio e assicura procedure di autorizzazione e vigilanza ai fornitori di pagamento e agli utenti”.