Secondo il presidente della coalizione C4DiP – Consumers for Digital Payments (MDC, Asso-Consum, U. Di. Con.) Francesco Luongo servono sicurezza, maggiore diffusione dei POS ed incentivi fiscali per promuovere i pagamenti digitali in Italia. Durante il meeting del Financial Services User Group tenutosi a Roma e istituito dalla Commissione europea per coinvolgere i consumatori nell’elaborazione di politiche pubbliche relative ai servizi finanziari, Luongo ha analizzato le cause dell’esclusione finanziaria italiana, individuando alla base il gap informativo che i cittadini italiani scontano nei confronti dei pagamenti elettronici.
“Sebbene i dati mostrino un discreto incremento nell’utilizzo di strumenti di pagamento digitali, il nostro Paese è ancora oggi il fanalino di coda del Vecchio Continente. Tra le problematiche più rilevanti c’è sicuramente la sicurezza: molti cittadini non riescono ad affidarsi totalmente agli e-payments per i propri acquisti e solo il 20% di coloro che utilizza abitualmente la moneta elettronica per le spese quotidiane si sente pienamente sicuro nel farlo” ha commentato Luongo.
Come promuovere i pagamenti digitali in Italia
Quello che l’Italia deve fare è innanzitutto fornire maggiori certezze ai cittadini promuovendo la cultura e l’educazione finanziaria a tutti i livelli. Che poi è la mission di C4DIP: promuovere i pagamenti digitali tra i cittadini e sensibilizzare le istituzioni alle esigenze dei consumatori. Pagare senza contanti vuol dire, infatti, stimolare i consumi, promuovere un’economia sostenibile, contribuire alla lotta all’evasione fiscale e promuovere l’innovazione tecnologica.
Oltre ad incentivare questi sistemi di pagamento innovativi, per stare al passo con gli altri Paesi europei, occorre incoraggiare la diffusione dei POS riducendo la differenza tra nord e sud Italia, sostenere il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e valutare la possibilità di incentivi fiscali per consumatori e commercianti.