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Detrazioni fiscali 2024: le novità per l’Irpef



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Dalla revisione della disciplina delle detrazioni fiscali alla modifica delle detrazioni per lavoro dipendente e assimilato alle novità per i bonus edilizi. Ecco tutto quello che c’è da sapere

Pubblicato il 5 apr 2024



detrazioni fiscali 2024

La recente prima parte della Riforma fiscale ha introdotto novità in merito alle detrazioni fiscali Irpef 2024. Occorre ricordare intanto che tali modifiche introdotte dal primo modulo di revisione dell’Irpef hanno efficacia esclusivamente per l’anno 2024, mentre per gli anni successivi sarà necessario attendere i prossimi decreti attuativi della delega fiscale.

Revisione della disciplina delle detrazioni fiscali 2024

Una prima modifica riguarda i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, che subiranno una riduzione di un importo pari a 260 euro dell’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante per l’anno 2024, determinato ai sensi dell’articolo 15, comma 3-bis, del TUIR, in relazione a:

  • a) gli oneri per i quali la detrazione delle spese sostenute è fissata nella misura del 19 per cento dal TUIR o da qualsiasi altra disposizione fiscale; la disposizione non riguarda le spese sanitarie di cui all’articolo 15, comma 1, lettera c), del TUIR;
  • b) le erogazioni liberali in favore dei partiti politici di cui all’articolo 11 del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 1310;
  • c) i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi di cui all’articolo 119, comma 4, quinto periodo, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 7711.

La riduzione pari a 260 euro deve essere operata sull’importo della detrazione come determinato ai sensi dell’articolo 15, comma 3-bis, del TUIR, il quale dispone che la «detrazione di cui al presente articolo spetta:

  • a) per l’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro;
  • b) per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro, qualora il reddito complessivo sia superiore a 120.000 euro».

In altri termini, per i titolari di reddito complessivo superiore a 120.000 euro, la decurtazione va applicata alla detrazione dall’imposta lorda che risulta già ridotta per effetto del suddetto articolo 15, comma 3-bis, del TUIR.

Detrazioni fiscali 2024: trattamento integrativo

Sempre per il solo 2024, la Riforma modifica il requisito necessario per il riconoscimento del trattamento integrativo di cui all’articolo 1, comma 1, del Dl. n. 3/2020.

Nello specifico, con riferimento ai contribuenti con reddito complessivo di ammontare non superiore a 15mila euro, il trattamento integrativo può essere concesso quando l’imposta lorda, calcolata con riferimento ai soli redditi di lavoro dipendente (esclusi quelli indicati all’articolo 49 comma 2, lettera a), del Tuir) e ai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, è di importo superiore alla detrazione per i redditi di lavoro dipendente diminuita di 75 euro, rapportato al periodo di lavoro nell’anno. La riduzione di 75 euro mira a neutralizzare l’incremento dell’importo della detrazione per redditi di lavoro dipendente, che avrebbe potuto determinare la perdita del beneficio per alcuni soggetti.

Al proposito, precisiamo, che tale riduzione deve essere apportata solo alla detrazione indicata nel primo periodo dell’articolo 13, comma 1, lettera a), del Tuir e non anche alle detrazioni previste dal secondo e terzo periodo della stessa lettera che non sono state “toccate” dal decreto in questione.

Modifica delle detrazioni da lavoro dipendente e assimilato 2024

Le detrazioni sui redditi da lavoro dipendente sono disciplinate dall’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi (TUIR).

Su questo è intervenuto il decreto legislativo n. 216/2023 di riforma dell’IRPEF che, solo per l’anno 2024, aumenta l’importo della detrazione spettante ai titolari di redditi fino a 15.000 euro a 1.955 euro.

Alla luce delle nuove regole previste quindi per l’anno in corso, le detrazioni IRPEF sui redditi da lavoro dipendente sono riconosciute secondo i seguenti importi:

  • 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro (l’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari a 690 euro. In caso di lavoro a tempo determinato, non può essere inferiore a 1.380 euro);
  • 1.910 euro, aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 28.000 euro;
  • 1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro (la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro).

Per chi percepisce un reddito compreso tra i 25.000 e i 35.000 euro è riconosciuto un importo aggiuntivo di 65 euro. Per i redditi sopra i 50.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

Detrazioni fiscali 2024: novità per i bonus edilizi

Stando agli ultimi aggiornamenti, i bonus edilizi 2024 non subiranno modifiche significative.

Per quanto riguarda il Supebonus, sono state avanzate richieste di proroga affinché i cantieri condominiali con lavori a buon punto conservino le aliquote di detrazione più vantaggiose al 110% o 90% anche nel 2024.

Anche se le richieste non saranno accolte, il Superbonus non scomparirà. La detrazione resterà infatti in vigore fino al 31 dicembre 2025, ma con aliquote decrescenti.

Resteranno invece quasi invariati gli altri bonus edilizi: ecobonus, sisma bonus, bonus ristrutturazioni e bonus verde scadranno il 31 dicembre 2024 e manterranno le attuali aliquote di detrazione.

Tutti i bonus edilizi, però, potrebbero essere coinvolti dalla riforma generale annunciata dal Governo. Vediamo quindi come funzioneranno i bonus edilizi 2024 fino a quando le idee dell’Esecutivo si tradurranno in realtà.

detrazioni fiscali 2024

Superbonus al 70% per i condomìni

Nel 2024 l’aliquota del Superbonus scenderà al 70% per i condomìni e per gli edifici fino a quattro unità immobiliari possedute da un unico proprietario

L’abbassamento della detrazione riguarderà non solo i nuovi lavori, ma anche la prosecuzione dei lavori già avviati, che negli anni precedenti hanno beneficiato del Superbonus al 110% o al 90%.

A prescindere dalla variazione dell’aliquota, la detrazione continuerà ad essere calcolata su un tetto di spesa variabile in base all’intervento.

Il Superbonus continuerà ad avere l’aliquota al 110% nei crateri sismici.

Scomparirà invece il Superbonus per gli immobili unifamiliari, scaduto il 31 dicembre 2023.

Ecobonus dal 50% al 75%

Nessuna novità per le spese per gli interventi di efficientamento energetico di abitazioni e imprese che continueranno ad essere agevolate con una detrazione del 50% o del 65%.

Per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni di edifici condominiali che interessino almeno il 25% dell’involucro, sarà riconosciuta una detrazione del 70%. La detrazione sale al 75% se con l’intervento di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva.

Sismabonus dal 70% all’85%

Gli interventi per la messa in sicurezza antisismica nel 2024 sono agevolati con una detrazione del 70% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e del 75% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Nei condomìni, i lavori usufruiscono della detrazione al 75% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e all’85% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Per l’acquisto di case antisismiche nelle zone sismiche 1, 2 e 3 (ex dpcm 3724/2003), fino al 31 dicembre 2024 è inoltre in vigore il Sismabonus acquisto, cioè la detrazione Irpef calcolata sul prezzo di vendita dell’unità immobiliare.

Bonus ristrutturazioni 50%

I lavori di recupero del patrimonio edilizio nel 2024 usufruiscono della detrazione del 50%, da calcolare su una spesa massima di 96mila euro

Sono agevolabili gli interventi di manutenzione ordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali e gli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali.

Sono inoltre agevolabili gli interventi sugli immobili danneggiati dalle calamità naturali, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la prevenzione degli atti illeciti, la cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico, la bonifica dall’amianto, gli interventi anti-infortunio.

Sono infine agevolabili:

– l’acquisto di box auto e posti auto pertinenziali (con una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per la loro costruzione);

– l’acquisto di immobili ristrutturati dall’impresa di costruzione (con una detrazione pari al 50% calcolata sul 25% del prezzo di vendita)

Ricordiamo che, nell’ambito dei bonus edilizi, il bonus ristrutturazioni è l’unico strutturale. A patire dal 2025, e per gli anni futuri, la detrazione non scadrà, ma subirà un abbassamento dell’aliquota al 36% e del tetto di spesa a 48mila euro.

Bonus mobili 50% con tetto di spesa a 5mila euro

Chi ha realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio, agevolato con il Bonus ristrutturazioni, continuerà ad avere diritto al Bonus mobili, la detrazione 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (in classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori).

Cambia però il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione: nel 2024 scende da 8mila euro a 5mila euro.

Bonus verde 36%

Per il 2024, gli interventi di sistemazione a verde degli immobili residenziali continueranno ad essere agevolati con la detrazione del 36%, calcolata su un tetto di spesa di 5mila euro. Negli edifici condominiali, il tetto di spesa è pari a 5mila euro per ogni unità immobiliare ad uso residenziale.

Sconto in fattura e cessione del credito per Superbonus e Bonus edilizi 2024

Una considerazione a parte, comune per tutti i bonus edilizi 2024, va fatta in merito allo sconto in fattura e alla cessione del credito.
I nuovi lavori non danno diritto alle due opzioni. Gli unici casi in cui lo sconto in fattura e la cessione del credito sono consentiti anche nel 2024 riguardano i lavori in corso, per i quali entro il 16 febbraio 2023 sono stati presentati i titoli abilitativi necessari alla realizzazione degli interventi o, nel caso dei lavori di edilizia libera, sono stati effettuati i pagamenti o sottoscritti gli accordi per la fornitura dei beni da installare.

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