AI e Blockchain al servizio dell’IoT payment: quali prospettive
Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things sono sempre più al servizio dell’industria dei pagamenti digitali. Dagli sviluppi di queste tre tecnologie si aprono nuove e importantissime prospettive di sviluppo e dietro al termine, forse un po’ generico di “IoT Payment” convergono una ricchissima serie di nuovi servizi, di possibili use case, di nuovi modelli di business che promettono di portare nuovo valore alle aziende, ai consumatori finali e in generale all’industria del payment.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale e della Blockchain al servizio delle soluzioni di digital payment nell’Internet of Things saranno al centro della sessione del prossimo Salone dei Pagamenti denominata AI e Blockchain per l’IoT payment. >> Per maggiori informazioni e per iscriversi.
Se da una parte il punto di partenza di questo “nuovo mercato” è rappresentato dall’Internet of Things in tante e diverse declinazioni, il vero fattore abilitante dei servizi è rappresentato dai dati che vengono messi a disposizione e dalla creatività che Intelligenza Artificiale e Blockchain mettono a disposizione a livello di definizione di nuovi servizi e use case.
Gli ambiti di sviluppo dell’IoT payment
Relativamente al ruolo dell’IoT si possono schematizzare tra grandi ambiti:
- Internet of Things (nel quale per semplicità di esposizione rientra anche l’area dei wearable) come device attraverso i quali gestire servizi di pagamento guidati, coordinati e indirizzati da un intervento umano.
- Internet of Things come apparati in grado di gestire servizi di pagamento in autonomia, a fronte di determinate regole e indicazioni. Primariamente nel mondo industriale (ad esempio nelle applicazioni M2M) ma anche per servizi destinati ai consumatori finali.
- Internet of Things come nuova generazione di prodotti intelligenti (smart and connected product) progettati per mettere a disposizione nuove tipologie di servizi che possono essere acquistati e pagati, attraverso i prodotti stessi ad esempio attraverso logiche di servitization.
In tutti i casi si tratta di percorsi di innovazione che sono abilitati e attivabili grazie all’utilizzo di Intelligenza Artificiale, di Machine Learning e / o di Blockchain.
I possibili scenari della filiera dell’IoT payment grazie ad AI e blockchain
L’Intelligenza Artificiale consente di introdurre nella “filiera del pagamento” diversi livelli di autonomia e di automazione, permette di aumentare la conoscenza del contesto nel quale si sviluppa il servizio aumentando la qualità del servizio stesso, la sicurezza, la customer experience e l’accessibilità. Il Machine learning permette alle imprese di costruire delle forme di “conoscenza incrementale”, ovvero di diventare delle Learning Enterprise e di aumentare i livelli di automazione e di efficienza in funzione della conoscenza acquisita.
La blockchain permette a sua volta di aggiungere altre forme di valore sia in termini di piattaforma di payment, sia in termini di valuta o meglio criptovaluta di riferimento e non ultimo anche come piattaforma per la gestione di diverse forme di programmabilità ad esempio nei settori delle monete programmabili o delle monete di scopo.
Nuovi modelli di business grazie all’IoT payment nel mondo industriale
Dalla convergenza tra queste forme di innovazione stanno nascendo non solo nuovi servizi, ma nuovi modelli di business che permettono agli attori dell’industria del payment di soddisfare nuovi bisogni o di esplorare nuovi terreni di sviluppo. Questa convergenza si sovrappone a sua volta ad altri ambiti di innovazione. La crescita e lo sviluppo di logiche Industria 4.0 nel mondo manifatturiero sta favorendo la sperimentazione e l’adozione di progetti per la gestione di pagamenti o meglio micropagamenti tra “macchine”, in una evoluzione nel segno dell’autonomia delle logiche Machine to Machine. E in questo ambito si esplora anche l’utilizzo di criptovalute, espressamente dedicate a garantire efficienza e sicurezza nelle transazioni che vedono nella veste di “cliente” e di “venditore” due macchine. Certo è un bel salto, non solo tecnologico, ma culturale. Abituarsi al fatto che per tutta una serie di funzioni, un certo tipo di apparati sono autonomi, anche nei loro acquisti…
Peraltro parliamo ora del mondo industriale, ma ci sono settori, come lo Smart Building, come il retail delle vending machine, come la Smart mobility, le Smart City platform e l’automotive che possono trarre grandi e importanti vantaggi da queste prospettive.
Dall’IoT payment all’In-Things Purchase
Un altro ambito, ma sono davvero tanti gli esempi che si possono fare, è quello rappresentato dall’In Things Purchase, un percorso di innovazione che richiama le logiche dell’In-App Purchase del mondo Mobile e che permette agli oggetti intelligenti di effettuare acquisti con un ampio grado di autonomia in funzione delle esigenze degli utenti. Un esempio potrebbe essere rappresentato dall’utilizzo della quantità di “potenza” di una vettura in funzione delle specifiche necessità del proprietario o meglio ancora da parte di colui che in questo momento la sta utilizzando, ovvero di colui che sta usufruendo del servizio di mobilità messo a disposizione dalla vettura stessa. E qui si innesta il punto di contatto tra l’innovazione a livello di payment con un altro importantissimo fenomeno rappresentato dalla digital servitization, ovvero dalla service transformation. Nel momento in cui si sviluppa e si diffonde un rapporto nuovo con gli oggetti basato sul servizio, sull’utilizzo concreto dei prodotti e si passa da una logica basata sul “possesso” a una logica basata sul servizio ecco che si aprono altre prospettive ancora per la gestione del payment.