È stata davvero alta l’affluenza registrata per la seconda edizione di Blockchain Business Revolution, l’evento organizzato da Blockchain4Innovation, EconomyUp e Pagamenti Digitali, con l’obiettivo di analizzare le opportunità offerte dalla Blockchain alle imprese e al sistema Paese, al di là degli hype legati a temi come Bitcoin o ICO.
Il fenomeno è in crescita, come ha spiegato in apertura dei lavori Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain del Politecnico di Milano.
Se è vero che la Blockchain va intesa come una “Internet of Value”, Internet dei Valori, è altrettanto vero che non esiste una Blockchain “per tutte le stagioni”, anzi. Come spiega Portale, “Bisogna capire le piattaforme Blockchain, per scegliere quella più adatta al processo o industry che interessa, anche perché ad oggi non esiste una sola piattaforma che garantisce l’Internet of Value. Ve ne sono tante affiancate in parallelo”.
Ma quali sono i settori maggiormente interessati dal fenomeno?
Non c’è solo il Finance: anche Government, Logistic, Utility e Agrifood si stanno muovendo, come dimostra il grafico in calce.
I casi applicativi della Blockchain: EY parte dall’Agrifood
La mattinata di lavori è proseguita con una serie di tavole rotonde volte ad approfondire diversi aspetti legati alla Blockchain, a partire dai primi casi applicativi che, non a caso, guardano al mondo dell’Agrifood, come raccontato da Claudio Meucci, Partner e Market Leader Advisory Med di EY con una applicazione per la filiera del vino, supportato da un secondo caso concreto portato da Roberto Venturini – Funzionario PO, Regione FriuliVenezia Giulia, anche in questo caso con un progetto di tracciabilità per la filiera del vino.
Giovanni Vattani, Responsabile Incassi e Sistemi di Pagamento, Enel, a sua volta ha raccontato delle sperimentazioni in corso sulle crittovalute per la gestione degli incassi e dei flussi.
La Blockchain è anche questione di identità: lo spiega Infocert
Interessante anche l’intervento di Fabrizio Leoni, Head of Product Innovation di InfoCert, che ha introdotto il tema delle identità, in particolare dell’Identity for All.
“Parliamo di standardizzare l’identità digitale”, spiega e cita su tutti un esempio applicativo: l’onboarding bancario. “Infocert sta lavorando all’erogazione di servizi per l’onboarding bancario basati su Blockchain per evitare la ripetitività delle attività necessarie per l’apertura di conti correnti o richieste di investimenti. Oggi, se apro 3 conti correnti vengono identificato 3 volte: questo è un problema di user experience e un costo per l’istituto bancario”.
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L’immagine di apertura di questo servizio è di Marco Cioria di YourVoice ed è stata da noi ripresa da un suo tweet, per il quale lo ringraziamo.