Pimpinella (AIIP): «Non bisogna rimandare il dibattito sulla Blockchain»

Secondo il presidente dell’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica, intervenuto a un workshop presso l’Università della Calabria, è necessario fare sistema per comprendere le potenzialità della tecnologia ed evitare nuovi digital gap

Pubblicato il 25 Mag 2017

«La Blockchain è una tecnologia: come tale, ha un profilo di assoluta neutralità. Non è né il salvifico strumento che guarirà i mali del nostro sistema economico-finanziario, né la piattaforma su cui organizzazioni criminali agiranno più indisturbate di quanto già non facciano. Opporsi al progresso ha poco senso: verificare la sicurezza dell’innovazione invece è compito serio».
Parola di Maurizio Pimpinella, Presidente dell’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica, che è intervenuto al workshop “Evoluzione dei Sistemi di Pagamento e Tecnologie Blockchain per la Sharing Economy”, organizzato in collaborazione con ICT-SUD presso l’Università della Calabria. L’incontro è nato con l’intento di approfondire i temi della governance dei sistemi di pagamento e della gestione di smart contract, in particolare per il loro utilizzo estensivo in scenari applicativi distribuiti innovativi.

La discussione su Blockchain non può essere rimandata

«In questa fase ‘Beta’ bisogna mettere a fattor comune le competenze di ognuno, pertanto ritengo auspicabile la creazione di un modello a ‘tripla-A’, laddove l’Associazione che rappresento possa convogliare le primarie Aziende presenti nella propria compagine per una fattiva partnership con le eccellenze del mondo accademico» ha continuato Pimpinella.
«È fondamentale adottare una pluralità di punti di vista: da un lato, per non correre il pericolo di ‘infatuarsi’ delle tecnologie senza un’adeguata conoscenza sottostante. Dall’altro per non ingessare eccessivamente le spinte all’innovazione, sempre esistite in ogni epoca. In ogni caso, secondo il Global Blockchain Forum gli investimenti in Blockchain raggiungeranno i 300 miliardi di dollari: la discussione a riguardo non può essere rimandata».

Concorde il Professor Domenico Saccà, docente di Computer Engineering presso l’Unical, che ha sottolineato come «l’università mette a disposizione il proprio centro di competenze sulla materia per avviare concrete sperimentazioni in ambito di Blockchain, avvalendosi, oltre che di partner pubblici e privati, della collaborazione delle aziende associate A.I.I.P.: l’auspicio è che possa emergere un futuro case study da questa partnership».

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