Integrare nella propria offerta i nuovi metodi di pagamento è diventata per le aziende una necessità sempre più pressante, soprattutto dopo il lockdown della scorsa primavera dovuto all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. E’ quanto emerge da un recente studio commissionato a Sapio Research da Skrill, Società specializzata nello sviluppo di soluzioni di pagamento internazionali per il business e parte del gruppo Paysafe. “Lost in transaction”, questo il titolo della ricerca, evidenzia come a trainare questo cambiamento sono state soprattutto le nuove abitudini acquisite dai consumatori durante la pandemia. Se da una parte emerge però la necessità di sposare le nuove tecnologie digitali, dall’altra la ricerca evidenzia come le imprese non abbiano ancora un quadro chiaro su quali siano i metodi di pagamento da implementare: molte infatti hanno sottolineato di aver smesso di rendere disponibili alcuni metodi di pagamento a causa della carenza di domanda.
Focalizzando l’attenzione sull’Italia, la ricerca evidenzia che secondo il 70% delle aziende online i consumatori cercano di effettuare pagamenti utilizzando sempre di più metodi con i quali i propri dati finanziari non sono condivisi, e il 68% afferma che il Covid-19 ha portato più consumatori a sentirsi a proprio agio con metodi di pagamento che prima non utilizzavano, tendenza che ha portato il 76% delle imprese italiane intervistate a introdurre nuovi metodi di pagamento.
Fotografando la situazione al presente, in ogni caso, i pagamenti con carta rimangono il metodo più utilizzato, pur in presenza di una netta crescita dei portafogli digitali e del bonifico bancario diretto. Questo ha portato il digital wallet a ottenere un gradimento presso gli utenti del 56%, inferiore soltanto a quello delle carte di credito (67%) e del bonifico bancario diretto, che si attesta al 57%. E in prospettiva il “peso” dei portafogli digitali potrebbe essere ancora più alto, dal momento che c’è un ulteriore 13% del campione che dice di voler aggiungere i digital wallet come metodo di pagamento già nei prossimi due anni.
Allargando lo sguardo su scala mondiale, tre aziende su quattro hanno riscontrato un cambiamento nel comportamento dei consumator (in Italia la percentuale è dell’81%), mentre tra i cambiamenti più apprezzati c’è proprio l’introduzione del digital wallet citato dal 41% degli intervistati. Tra i vantaggi di questo genere di soluzioni il 46% del campione ha evidenziato che utilizzandoli è più semplice tenere sotto controllo le proprie spese.
Questa dinamica ha portato il 32% delle aziende italiane ad aver avviato almeno una nuova partnership con un fornitore di digital wallet durante Covid-19, mentre il 25% ha integrato più di un nuovo metodo di pagamento nella propria cassa digitale. Più in generale, il 63% delle aziende che implementato forme più evolute di checkout durante la pandemia afferma che questi cambiamenti hanno già avuto un impatto molto positivo sulle vendite.
“Il passaggio all’online ha reso necessario per i retailer ripensare all’esperienza di pagamento per il consumatore – afferma Lorenzo Pellegrino, Ceo di Skrill – Ora che i clienti sono più disposti a utilizzare metodi di pagamento diversi, abbiamo l’opportunità di innovare la fase di checkout. La creazione di un’esperienza digitale senza interruzioni aiuterà i servizi di e-commerce ad attrarre tutte le generazioni e darà alle aziende un vantaggio competitivo fondamentale”.
Tra le criticità più importanti emerse dalla ricerca ci sono le transazioni rifiutate, quelle abbandonate e i problemi legati alle frodi, rispetto alle quali con l’emergenza Covid i consumatori hanno dimostrato più preparazione e attenzione. Così il 53% delle aziende italiane afferma che l’aumento delle transazioni fraudolente è stata una delle loro maggiori preoccupazioni durante la pandemia e il 55% afferma che è difficile trovare un equilibrio tra il miglioramento dei processi di sicurezza e la necessità di rendere l’esperienza del cliente online il più facile e veloce possibile. Il 64%, infine, afferma che il Covid-19 ha fatto sì che i consumatori siano più preoccupati di essere vittime di frodi e il 70% ritiene che i consumatori cerchino sempre più di effettuare pagamenti online utilizzando metodi in cui i loro dettagli finanziari non sono condivisi.