A poche ore dall’avvio del cashback di Natale, la misura varata dal Governo e che riconosce ai cittadini un recupero del 10% fino a un tetto di 150 euro di quanto speso utilizzando le carte di pagamento per gli acquisti dei negozi fisici, anche SOS Tariffe, il portale che confronta le offerte tra le diverse utenze domestiche e i diversi servizi finanziari, sottolinea come la misura si particolarmente interessante in un Paese come l’Italia, notoriamente ancora molto affezionato al contante, soprattutto laddove siano in gioco cifre esigue.
Ed è proprio per aiutare anche gli utenti più riluttanti o ancora sprovvisti di carte di pagamento a scegliere la formula di pagamento digitale più adatta alle proprie esigenze che SOS Tariffe ha messo a punto una breve guida con 4 consigli utili per orientarsi tra le diverse possibilità.
1 – Il primo consiglio è quello di verificare l’eventuale presenza di limiti di spesa, i possibili plafond mensili, senza trascurare i limiti giornalieri.
2 – Il secondo consiglio riguarda i costi emissione e di gestione della carta stessa. È bene aver chiaro in partenza se vi sia un canone annuo o se siano applicate commissioni di ricarica. È una discriminante importante nel caso in cui si valuti l’alternativa tra la carta di credito, la carta di debito o una prepagata.
3 – Il terzo consiglio riguarda la possibilità di utilizzare non solo la carta fisica, ma anche le App di pagamento, così come è importante verificare in partenza se sia possibile anche la gestione della carta stessa tramite servizi di home o mobile banking.
4 – Il quarto consiglio è quello di avere ben chiare, prima di prendere qualsiasi decisione, la differenza effettiva tra carte conto provviste di IBAN, carte di credito a rate, carte di credito a saldo, carte di debito e ricaricabili.
Carte conto IBAN, carte di credito a rate, carte di credito a saldo, carte di debito e le ricaricabili: quali differenze?
Quando si parla di carta conto IBAN si parla di uno strumento che ha funzionalità simili a quelle di un conto corrente e che dunque consentono di effettuare e ricevere bonifici, di domiciliare le utenze domestiche, di accreditare lo stipendio o la pensione. In genere comprendono un canone mensile, un costo di attivazione, minime commissioni di prelievo e un numero minimo di prelievi gratuiti ogni mese. Le operazioni via POS sono in genere gratuite e sono previsti plafond giornalieri e mensili, che rappresentano probabilmente i punti di debolezza di questo strumento.
Le carte di credito a rate consentono di dilazionare le spese, ma possono prevedere tassi di interessi e commissioni.
Le carte di credito a saldo offrono criteri di personalizzazione maggiore, ma hanno canoni mensili generalmente più elevati.
Le carte prepagate sono interessanti anche perché possono essere attivate anche da minorenni o da chi non dispone di un conto corrente; hanno canoni molto bassi, plafond e massimali mensili e giornalieri e includono un certo numero di prelievi gratuiti mensili. Lo svantaggio è rappresentato dall’assenza dell’IBAN e dall’applicazione di commissioni più elevate.
Infine, le carte di debito hanno il vantaggio di prevedere costi di gestione e costi operativi molto bassi: richiedono tuttavia l’associazione a un conto corrente e dunque non possono essere attivate da tutti.