Cresce l’utilizzo del servizio AirPlus per la gestione delle spese di viaggio

Pubblicato il 02 Apr 2014

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Piero Todorovich

Il 2013 è stato un anno positivo per Airplus che è riuscita a crescere a livello globale malgrado le grandi aziende (clienti naturali dei servizi di pagamento e rendicontazione delle spese di viaggio realizzati dalla società) abbiano speso circa il 6% in meno nei viaggi di lavoro rispetto allo scorso anno.

AirPlus International è una società del Gruppo Lufthansa specializzata nelle soluzioni di pagamento e analisi delle spese di viaggio aziendali e fornisce un’App che permette il pagamento delle spese di viaggio aziendali in remoto.

Cosa abbastanza singolare, dopo la Cina, l’Italia è il Paese dove Airplus è cresciuta di più nell’ultimo anno (+18%) rispetto alla media del 5% circa. I mercati chiave per le soluzioni della società restano, nell’ordine, Germania, Francia, Italia e Svizzera. Nel 2013 Airplus ha intermediato 11,8 miliardi di euro di spese di viaggio corporate, realizzando un fatturato di 298 milioni e 19,5 milioni di utili. Per i primi mesi del 2014 la società sta riscontrando andamenti positivi del transato (+ 9,3% rispetto agli stessi mesi del 2013) e si aspetta che la tendenza possa durare.

Al buon risultato italiano della società nello scorso anno ha contribuito l’estensione dei servizi alle biglietterie di Ntv e Trenitalia. “I clienti italiani hanno apprezzato la possibilità di tenere sotto controllo anche i viaggi fatti in treno e quindi le capacità del sistema di facilitare i rendiconto per centri di costo delle missioni, considerando anche i cambi di treno e gli eventuali servizi aggiuntivi”, ha spiegato Diane Laschet, amministratore delegato di AirPlus Italia. In ottobre AirPlus ha lanciato nel nostro Paese l’app Aida che semplifica le operazioni ai dipendenti, attraverso i comuni smartphone e di cui è previsto il rilascio di funzioni aggiuntive. Quest’anno AirPlus conta di mettere a frutto le partnership con le reti Amadeus e HRS in termini di integrazione dei sistemi di pagamento e servizi di prenotazione.

Come gestore di sistemi di pagamento e virtual card usate dai dipendenti delle aziende per pagare viaggi sistemazioni alberghiere, Airplus sarà direttamente interessata dal taglio delle commissioni deciso in sede UE. Secondo l’opinione di Diemer, il provvedimento che abbatte allo 0,30% le commissioni sulle corporate card crea alterazioni nel mercato dei pagamenti e alcune storture. “Per esempio ci saranno disparità a livello della concorrenza, la più significativa delle quali riguarda le carte Amex e Diners che le attuali regole escludono dal tetto imposto. Per noi non sarà in ogni caso un grave problema, anche se potrebbe diventare necessario far emergere dei costi di servizio che in precedenza erano annegati nelle commissioni”, ha precisato Diemer.

Una indagine sui viaggi corporate

Anche quest’anno AirPlus ha realizzato una indagine sui viaggi aziendali, raccogliendo le opinioni di circa un migliaio di travel manager di aziende a livello globale, di cui circa un centinaio basato nel nostro Paese. Dai risultati parzialmente rilasciati, emergono alcuni elementi di tendenza e altri degni di riflessione. Dall’indagine risulta che in Italia viaggia soltanto il 2,2% dei lavoratori di sesso femminile, contro il 10,4% del Paese con un dato più vicino al nostro (la Francia) ben staccati dai Paesi nordici.

Nonostante la crisi i dipendenti aziendali continueranno a viaggiare. Il 58% dei travel manager globali ritiene infatti che non ci saranno effetti sui viaggi di lavoro, anche se per il 36% potrebbero esserci dei tagli. In Italia, per il 66% dei manager il numero dei viaggi per il 2014 resterà invariato e così il volume di spesa. Altri dati provenienti dalle compagnie aeree mostrano comunque la scomparsa dei viaggi corporate in classe first, con un aumento corrispondente dei viaggiatori in classe business, in ogni caso in grande minoranza rispetto all’economy. Mentre i responsabili dei viaggi corporate italiani prevedono che le compagnie non aumenteranno quest’anno il costo dei biglietti, molti colleghi all’estero hanno questa sensazione e si aspettano un aumento dei costi.

Pur non indicativa delle tendenze generali dell’intero mercato (AirPlus propone servizi per un segmento “alto” di clientela attento alla qualità), per il 50% dei travel manager ha importanza il benessere del dipendente in viaggio, con particolare attenzione alla seniority. Il dato sale al 70% tra i travel manager italiani. Nelle loro scelte contano anche gli aspetti di responsabilità sociale e ambientale, assieme alla disponibilità dei servizi che consentono al dipendente di restare connesso con tablet e pc anche in viaggio.

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