La crescita delle “carte” aiuta la diffusione dei digital payment

Pubblicato il 06 Set 2016

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Lo sviluppo dei pagamenti digitali in Italia ha nelle carte un preziosissimo alleato che permette di proseguire nella lenta ma continua erosione alla ancora enorme quota di utilizzo del contante. Due anni di crescita con un +10,2% nel 2014 e un +12,2% nel 2015 hanno caratterizzato il rapporto tra gli italiani e le carte di pagamento. Una fiducia e una attenzione superiore alla media europea che ha premiato le carte con un tasso medio di crescita del 7-8%.

L’occasione per fare il punto della situazione è rappresentato dal rapporto I Pagamenti Digitali in Italia dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano realizzato in collaborazione con CartaSi, Consorzio CBI, Intesa Sanpaolo, PayPal e TIM.
Lo scenario sta premiando una crescita importante delle carte di pagamento nel nostro paese ma nel rapporto con il resto d’Europa scontiamo comunque un ritardo che sarà sempre più importante riuscire a colmare rapidamente e che ancora lascia spazi importanti al cash. Un segnale significativo arriva anche dall’intensità nell’uso delle carte e nel 2015 si è registrata una crescita nel valore del transato decisamente superiore rispetto agli anni precedenti, arrivando a un tasso del 12,2% e passando da 156 a 174,7 miliardi di euro. Nel periodo 2011-2014 il tasso medio era fermo al 5,6%, mentre il numero delle transazioni è cresciuto del 13,7% (da 2,33 a 2,64 miliardi). Importante anche il segnale legato al numero delle transazioni pro capite che passano da 38,8 a 44,1 riducendo la distanza dalla media europea anche se nello stesso tempo si riduce lo scontrino medio (da 67 euro a 66 euro).

Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano ha osservato che per colmare i ritardi che ancora separano l’Italia dal resto d’Europa serve un consolidamento nell’offerta di servizi innovativi accanto a un energico piano di incentivi a livello di Pubblica Amministrazione.
La progressione degli ultimi due anni nella crescita dei pagamenti elettronici con carta è certamente anche il segnale di un cambiamento nell’atteggiamento e nella cultura dei consumatori italiani oltre che di un effetto di trascinamento del decreto obbligo POS che ha contribuito a sviluppare un diverso approccio da parte dei cittadini. Valeria Portale ha poi osservato che se la crescita si mantiene in linea con il 2015 le carte possono conquistare una quota di pagamenti pari a 246 miliardi di euro nel 2018.

Il contante comunque continua a mantenere un ruolo centrale nelle transazioni degli italiani con 430 miliardi si paga qualcosa come il 56% dei consumi. Ancora più alta l’incidenza dell’uso del cash se si guarda al numero delle transazioni dove la carta moneta arriva a qualcosa come l’80% dei pagamenti.
Se poi si pone l’attenzione sull’eCommerce, nell’accezione di acquisti da PC o da Tablet di prodotti, servizi e contenuti digitali, il pagamento in modalità e ePayment vale qualcosa come 17,3 miliardi di euro nel 2015 (+13%). Nello specifico il valore del transato ePayment del 2015 arriva a 3 miliardi di euro con una crescita del 20%. La spinta della Pubblica amministrazione si fa sentire e pesa per il 55% comprendendo bollette, tasse e multe, ecc. in crescita rispetto al 50% del 2014.

I pagamenti alla PA e alle utility passano poi in grande misura anche tramite home banking con oltre 30 miliardi di euro di transato nel 2015 per RAV, MAV o F24 per pagamento di bollette e bollettini.
Nello stesso tempo arrivano i frutti del lavoro di AGiD tramite il PagoPA e dell’impegno a livello di normativa come l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di accettare i pagamenti in modalità elettronica. L’Osservatorio prevede che nei prossimi mesi un aumento dei pagamenti digitali su questo fronte con una ipotesi di raddoppio nel 2018 a valori tra i 5 e i 7 miliardi di euro di transato.

Infine il Mobile Remote Commerce di beni digitali, prodotti e servizi ha raggiunto i 2,7 miliardi di euro nel 2015 con una crescita del 56% e con una quota per beni e servizi che arriva al 70% del Mobile Commerce totale. Un risultato che è l’effetto congiunto della predisposizione degli italiani verso gli acquisti da smartphone e la maggiore propensione dei retailer nell’offrire soluzioni su mobile.
Il transato legato al mondo dei contenuti digitali, spinto dalle applicazioni, potrebbe raggiungere 1,1 miliardi di euro nel 2018, mentre si prevede che il Mobile Remote Commerce di beni e servizi potrà arrivare a generare in business tra i 4,2 e i 4,8 miliardi di euro (vale a dire oltre il 15% dell’intero eCommerce) grazie all’ingresso di nuovi esercenti e alla semplificazione della fase di pagamento garantita dai Mobile Wallet.

Il Mobile Remote Payment arriva finalmente nel 2015 a mettere a segno una crescita significativa con un aumento del 75% per un valore oltre i 300 milioni di euro, con i benefici effetti dei pagamenti di ricariche telefoniche e bollettini (rispettivamente 67% e 19% del totale). Ma anche i nuovi servizi digitali come il pagamento di car sharing, mobile parking, ticketing per il trasporto pubblico locale (+100% sul 2014).
Le prospettive di sviluppo per l’Italia devono tenere conto anche del contesto nel quale si colloca questo fenomeno con una buona diffusione di carte di pagamento tra la popolazione superiore ai paesi europei più sviluppati. Un numero di carte che è cresciuto nel corso del 2015 arrivando a 87 milioni con un +1% rispetto al 2014. Nello stesso tempo però decresce il numero dei POS a circa 1,76 milioni, rispetto agli 1,88 milioni del 2014.

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