L’ultima vittima del chip shortage sono le carte di credito, nell’era dell’addio ai contanti.
A lanciare l’allarme è la Smart Payment Association (SPA), secondo cui la carenza produttiva di semiconduttori provoca grandi ritardi nella produzione e nella consegna di carte di pagamento ai consumatori. Ecco quanto durerà la crisi.
Il chip shortage frena le consegne di carte di credito
La Smart Payment Association (SPA) riporta che ogni anno bisogna produrre e consegnare oltre 3 miliardi di carte di pagamento in tutto il mondo.
Ma adesso lancia l’allarme. Ad ostacolare produzione e consegne contribuisce il chip shortage, ovvero la carenza produttiva di semiconduttori. Le carte di pagamento (credito, debito eccetera) rischiano di diventare merce rara.
All’apertura di un conto bancario, al regolare rinnovo dopo la data di scadenza o in caso di sostituzione quando una carta viene smarrita o compromessa, avviene l’emissione di nuove carte. Ma adesso inciampano nel chip shortage: “I colli di bottiglia ampiamente segnalati nella fornitura di chip sono diventati così critici”, commenta SPA, “che i produttori di carte di pagamento incontrano difficoltà crescenti nell’ottenere i chip necessari per produrre le carte”.
“Tale crisi non mostra alcun segno di cessare a metà del 2021 e si estenderà per tutto il 2022”, dunque non cesserà fino a inizio 2023.
Ora le società del settore devono correre ai ripari, assicurandosi la fornitura di processori per le carte di pagamento.
Cresce l’uso delle carte di pagamento
Le carte di pagamento stanno aumentando la diffusione, facendo concorrenza ai contanti. “Sono fondamentali per la vita quotidiana e per gli affari”, dichiara SPA. “Quasi il 90% dei pagamenti dei consumatori non in contanti richiede l’uso di carte nei negozi fisici e anche le carte di pagamento sono fondamentali per accedere ai contanti. Inoltre, le carte di pagamento supportano direttamente o indirettamente il 40-60% dei pagamenti online (attraverso portafogli digitali)”.
Anche secondo una ricerca di Adyen, sei italiani su 10 preferiscono le carte di credito al contante.