L’economia italiana vista da CartaSì

Pubblicato il 22 Lug 2013

Le serie storiche dei pagamenti con carta di credito hanno registrato nel 2012 il passaggio dalla crisi finanziaria a quella reale. Ma la ripresa è dietro l’angolo, nel corso del 2014, quando la spesa in Italia raggiungerà la quota di 80 miliardi di euro, 4 miliardi in più rispetto al 2012.

Lo afferma l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Acquisti di CartaSì, forte dell’elaborazione di un database quadriennale di oltre 60.000 serie storiche che riguardano la spesa degli italiani. Se per il 2013 il trend è in crescita complessivamente dello 0,8%, per il 2014 sarà del 2,4%. Escludendo la transazioni per e-commerce, in grande sviluppo, gli andamenti sono pari rispettivamente al -1% e al +0,8%. La prossima ripresa avrà inoltre differenze a livello regionale.

2013, un anno difficile

Per l’anno in corso si confermano le tendenze generali indotte dalla crisi. La Pasqua 2013 ha fatto registrare segnali caratteristici: la spesa complessiva con la Carta è stata pari a 6,1 miliardi di euro, in calo dell’8,9% rispetto all’anno precedente. Le spese inerenti il turismo, che in questo periodo dell’anno pesano circa un terzo del totale, sono calate dell’8,7% in valore e del 3,5% per numero di acquisti. Opposta invece la tendenza del commercio elettronico che conferma un cambiamento delle abitudini da parte degli italiani. Gli acquisti sul Web hanno cratteristiche peculiari: hanno orari e cadenze diverse dal mondo fisico, non sono “ricorrenti” come lo shopping tradizionale, facilitano le possibilità di confronto, favorendo perciò la concorrenza. Mentre nel 2012 il valore complessivo degli acquisti ha fatto segnare una crescita del 2,6%, le transazioni di e-commerce cresceva del 16,5%.

Come sono cambiati i consumi

Il passaggio della crisi da finanziaria a reale ha portato i consumatori a cambiare i comportamenti di acquisto e la gestione del tempo. Il rapporto evidenzia in particolare:

  • Il rallentamento delle spese nell’informatica, dovuto probabilmente sia alla minor pressione dell’offerta, specie sotto Natale, sia a una minor reattività da parte delle fasce di persone meno sensibili ai prodotti tecnologici. Fa peraltro riscontro il boom della spesa online in telefonia e prodotti musicali che denota una continua espansione dell’utilizzo dei device mobili;
  • Il ridimensionamento della crescita delle spese dedicate al turismo: soffrono, infatti, linee aeree, carburanti e i trasporti in genere. Si riducono le spese presso alberghi e ristoranti. Crescono, invece, quelle per i servizi ricreativi, denotando una ricomposizione della spesa verso servizi a budget più contenuto;
  • La riduzione della spesa in prodotti fisici, in particolar modo nel periodo dei saldi. Nel gennaio 2013 ha segnato, infatti, un deciso -10,1% rispetto a gennaio 2012 a fronte del +5,1% degli altri settori.

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