Nel 2014 rilasciate un miliardo di carte contactless

Pubblicato il 13 Mag 2015

redazione

Nel 2014 sono state distribuite in tutto il mondo circa 2 miliardi di carte dotate di chip, e di queste il 42% sfrutta la tecnologia contactless, con un deciso balzo rispetto al 2013, quando il contacless si era attestato sul 37% del totale. È la Smart Payment Association (SPA), l’organismo che rappresenta a livello internazionale il 75% dell’industria dei pagamenti innovativi, a fornire il dato, sottolineando che solo nel 2011 il numero di tessere messe in circolazione aveva superato la fatidica soglia del miliardo di unità. L’esplosione delle debit e credit card è dovuto all’aumento di richieste registrato negli Stati Uniti (dove gli istituti emettitori hanno dovuto ricalibrare l’offerta e la tecnologia per ottemperare alle nuove regole di sicurezza che entreranno in vigore a novembre 2015) e naturalmente nel mercato cinese, sempre più affamato di consumi e, quindi, di sistemi di pagamento efficaci.

SPA ha anche messo in evidenza l’affermazione della tecnologia Dynamic Data Autentication (DDA), che protegge le carte che usano il riconoscimento tramite chip e PIN da tentativi di modifica dei dati e di clonazione delle tessere. Il 70% delle carte distribuite nel 2014 erano dotate di questa soluzione, mentre nel 2013 il DDA era disponibile su due card su tre.

“A guidare l’incremento dei pagamenti contactless è l’entusiasmo generato dai nuovi sistemi, che offrono più sicurezza e convenienza”, ha commentato il neoeletto presidente di SPA, Nicolas Raffin in occasione del Cards & Payments Middle East 2015, che si è tenuto a Dubai in questi giorni. “Ci aspettiamo inoltre che il trend continui a crescere, grazie anche alla disponibilità dei retailer a offrire e promuovere pagamenti tap and go su qualsiasi tipo di transazione, anche quelle di basso valore, con una ricaduta positiva sull’esperienza dei clienti, che vedono diminuire code alla cassa e costi d’esercizio”.

In Italia una carta su otto è un POS su 6 sono contactless

La situazione italiana sembra ricalcare l’andamento del contesto internazionale, anche se le abitudini dei consumatori, nonostante le sempre più frequenti buone pratiche dei merchant, continuano a frenare l’effettivo utilizzo delle forme di pagamento innovativo. Secondo i dati del’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano, infatti, anche nella Penisola nel 2014 è cresciuta, seguendo un trend positivo, l’infrastruttura contactless: una carta su otto è contactless in un mercato stimato da 12 milioni di unità, raddoppiate rispetto al 2013. Di queste, le carte attive, ovvero che hanno effettuato almeno una transazione in modalità senza contatto, sono 1,2 milioni, pari al 10% del totale. Sul lato terminali, un POS su sei è attivo in modalità contactless (250 mila a fine 2014, in crescita del 67% rispetto al 2013), ma solo una transazione su 300 è contactless, con un transato complessivo di circa 200 milioni di euro. Una performance modesta, che comunque fa segnare un forte punto di discontinuità rispetto al 2013, con un volume addirittura quintuplicato.

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