Se un anno fa, tra novembre 2019 e gennaio 2020, il numero di carte virtuali ordinante dalle PMI e dai professionisti clienti dell’istituto di pagamento Qonto rappresentava solo l’8% del totale delle carte richieste, nell’ultimo anno il peso delle carte virtuali è aumentato di 11 punti percentuali. In particolare, nel trimestre novembre 2020 e gennaio 2021, le carte virtuali create sono arrivate a valere il 19% del totale e ne sono state richieste il 99% in più rispetto al trimestre precedente (agosto – ottobre 2020). Un trend di crescita partito già durante il trimestre del primo lockdown (marzo – maggio 2020) quando le richieste di emissione hanno segnato un +49% rispetto a quello precedente.
Da questi dati risulta chiaro che anche il comparto delle imprese e dei liberi professionisti sembra aver scoperto i vantaggi che una modalità di pagamento digitale può offrire: tra i più apprezzati figurano comodità, sicurezza e rapidità di utilizzo. Complice l’emergenza pandemica ancora in corso, che ha favorito la ricerca di soluzioni bancarie e finanziarie 100% digitali, ma anche iniziative come quelle messe in atto dal Governo (Cashless e Lotteria degli Scontrini) per incentivare la diffusione e l’utilizzo di app e strumenti digitali di pagamento.
Mariano Spalletti, Country Manager di Qonto Italia precisa “Abbiamo registrato un incremento di carte virtuali soprattutto nei periodi di maggiore criticità sanitaria e di forti restrizioni adottate dal Governo per arginare la diffusione del Covid-19. Ma pensiamo che questi dati siano anche espressione di un trend che continuerà in futuro. Le piccole e medie imprese italiane si stanno sempre più velocemente avvicinando al mondo digitale e stanno imparando ad apprezzarne il valore per il loro business”.
Marketing e servizi online in testa per transazioni
Tra le voci di spesa, il primo posto se lo aggiudica l’acquisto di servizi imputabili al comparto Marketing e altri servizi online: il 46% delle transazioni effettuate con carte virtuali riguarda l’acquisto di campagne su Google e altre attività pubblicitarie digitali, nonché l’accesso a piattaforme online dedicate a webinar e conferenze.
Al secondo posto, le transazioni destinate a utenze, strumenti informatici e attrezzature per l’ufficio: il 7% delle spese si riferisce al pagamento di bollette e all’acquisto di hardware e software, a cura dell’Amministrazione, dell’Office Manager o in altri casi dell’imprenditore stesso.
A rappresentare il 4% del totale sono invece le spese per viaggi e trasporti. Anche se meno frequenti in questo momento di emergenza sanitaria, il personale dedicato alle vendite spesso deve compiere trasferte e sempre più predilige le carte virtuali per acquistare online biglietti aerei o ferroviari e gestire prenotazioni alberghiere. Le carte virtuali vengono inoltre utilizzate come alternativa ai buoni pasto e, in particolare, per la consegna a domicilio da ristoranti e supermercati.