Si è chiusa nei giorni scorsi Milano la due giorni di conferenze di Carte 2013 organizzata da ABI e dal Consorzio Bancomat, dedicata ai temi dell’innovazione nei pagamenti. Per la prima volta a Milano, l’evento ha unito esperti e operatori del settore per aggiornamenti a vasto raggio su tecnologie, soluzioni e aspetti normativi che riguardano i sistemi di Pagamento digitali.
Istituzioni , banche, aziende fornitrici si sono confrontate sulle tematiche dell’evoluzione della moneta e dei pagamenti. Il volume globale delle transazioni non-cash continua, infatti, ad aumentare, grazie allo sviluppo di smartphone e tablet e dell’emergere di nuove abitudini d’acquisto da parte dei consumatori. Per questo è importante preparare il terreno sul fronte del marketing e dei servizi, confrontare le esperienze tra Italia ed Europa.
Nei pagamenti digitali il nostro Paese sconta un ritardo, non legato a motivi culturali, ma semplicemente nel valore del transato, molto inferiore alla media europea. Una situazione collegata con altre.
“Abbiamo 34 mila sportelli bancari in Italia mentre in altri Paesi il numero è molto più ridotto e in diminuzione – spiega Gianfranco Torriero, direttore centrale, responsabile direzione strategie e mercati finanziari di ABI – serve sviluppare strategie multicanale con un approccio integrato verso il cliente. I decreti attuativi di alcuni importanti provvedimenti di modernizzazione presi dal governo Monti, non sono mai arrivati a destinazione”. Più positivi i commenti sul fronte SEPA. I tecnici Bankitalia sono ottimisti, la situazione è sotto controllo anche se la transizione si farà tutta insieme.