Auriga festeggia 25 anni e rilancia sulla banca digitale

Nata nel 1992 con appena 5 dipendenti, in un quarto di secolo la software house made in Italy è riuscita a ritagliarsi mercato e ad espandersi all’estero. L’obiettivo ora è consolidare la crescita e continuare a innovare

Pubblicato il 22 Set 2017

CRIF

Auriga compie 25 anni d’impresa e rilancia la scommessa sull’innovazione del mondo bancario. Nata nel 1992 con appena 5 dipendenti, in un quarto di secolo la software house made in Italy è riuscita a ritagliarsi un posto importante nell’universo del digital banking, focalizzandosi sul concetto di banca multicanale e riuscendosi ad espandere all’estero.

“Oggi siamo tra i principali fornitori italiani di software e soluzioni applicative per il mondo delle banche, con un gruppo che conta oltre 250 professionisti e un fatturato complessivo che è raddoppiato negli ultimi 5 anni – spiega una nota della compagnia -. Auriga attualmente è presente con il proprio software sul 67% degli Atm italiani (oltre 33 mila) e nell’ambito della banca virtuale (internet/mobile banking) vanta oltre un milione di utenti”.

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Le sfide non mancano affatto al mercato bancario. E Auriga è decisa a crescere ancora. “Sebbene il digital banking rappresenti il futuro del settore finanziario, in quanto consente alle banche una particolare vicinanza ai propri clienti, la vera chiave di successo sta nell’integrazione dei canali digitali con quelli fisici – ha spiegato il ceo Vincenzo Fiore in una recente intervista a CorCom –  La filiale continuerà ad essere il canale di relazione con il cliente per eccellenza, per questo le banche hanno bisogno di ampliarne le funzionalità. E il classico operatore di sportello sarà sempre più consulente e operatore finanziario, diventando il trait d’union tra il Crm 2.0, i dispositivi di self-service assistito e il cliente”.

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