Flowe S.p.A. è il nuovo Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) del Gruppo Mediolanum che si distingue per essere Società Benefit e Carbon Neutral: “Siamo una delle pochissime istituzioni finanziarie ad avere statutariamente anche un obiettivo sociale, quello di educare le nuove generazioni ai principi della sostenibilità, della responsabilità finanziaria e dello spirito imprenditoriale” spiega Roberto Sommacal, Experience Design Perspective Practitioner della società.
Flowe disporrà a breve della certificazione internazionale B Corporation (o più semplicemente B Corp) che – in 71 paesi e 150 settori diversi – viene rilasciata e confermata nel tempo alle aziende che raggiungono un punteggio minimo in base alle proprie performance ambientali e sociali: l’azienda, infatti, ha scelto la sostenibilità senza compromessi, adottando soluzioni in cloud, preferendo fornitori e partner a loro volta certificati e applicando principi di inclusività sociale.
La stessa app Flowe – perno su cui ruotano tutti i servizi dell’azienda ai propri clienti – è stata pensata anche per trasmettere proprio questi valori: i comportamenti virtuosi degli utenti, ad esempio, vengono premiati con un sistema a punti che segue logiche di gamification e assegna le cosiddette “gemme”, particolarmente apprezzate dal target dei giovani e giovanissimi cui l’app è dedicata: “A scegliere Flowe, oggi, sono soprattutto ragazzi e ragazze tra i 18 e i 27 anni, ma il nostro servizio si rivolge anche per una platea molto più giovane, a partire dai dodicenni e, presto, persino da chi ha 7 anni con la proposta di carte prepagate e controllate dai genitori”, conferma Sommacal.
Lanciata ufficialmente a giugno 2020, l’app ha raggiunto i suoi primi 100.000 clienti in meno di 5 mesi, chiudendo l’anno a quota 680.000: un vero e proprio record.
Banca “sbancarizzata” e miglioramento della vita: la doppia anima di Flowe
L’app offre agli utenti tutti gli strumenti per sviluppare il proprio potenziale non solo nel campo del banking ma anche in quello del better-being, due macro aree assolutamente complementari nella visione di Flowe e della propria clientela.
“Sul primo fronte, il nostro obiettivo è far evolvere il concetto di banca digitale, offrendo servizi semplici, intuitivi e accessibili anche ai più giovani, che possono avvicinarsi alla gestione del denaro in modo divertente, apprendendo con leggerezza le regole del gioco – sottolinea Sommacal – Inoltre, a chi ha bisogno di gestire il denaro con altri anche nella quotidianità, offriamo una modalità comoda e pratica per ribilanciare lo spendig, promuovendo un modello di gestione del denaro centrato sulle persone: pensiamo, ad esempio, a un gruppo di studenti che condivide un appartamento o ad amici che vanno insieme in vacanza. Infine, educhiamo al risparmio per obiettivi e al consumo sostenibile, incentivando l’accantonamento progettuale di somme da destinare a finalità specifiche”.
Ma, come detto, l’app Flowe promuove anche la filosofia del better-being, ricorrendo anche all’edutainment. Ad esempio attraverso video-pillole educative su argomenti verticali quali la nutrizione e il movimento. O, ancora, mediante strumenti di misurazione dell’impatto ambientale delle spese (calcolato in termini di produzione di CO2, secondo l’Aland Index), con la possibilità di compensarlo piantando alberi da frutto in Guatemala. E, come se non bastasse, Flowe mette a disposizione dei clienti una serie di contenuti di tipo inspirational-educational, per motivare e orientare alla crescita personale e professionale.
Performance sempre al top e partner d’eccellenza
Le ragioni dell’incredibile successo di Flowe in così poco tempo hanno certamente le radici nell’avanguardistica visione del progetto, sostenuta dalle eccellenti performance tecnologiche dell’app. Queste ultime sono state raggiunte sia grazie alla scelta di un’architettura “leggera” – Flowe è una Open Banking Platform realizzata con Tecnologia Fully Cloud e basata su API e microservizi – sia grazie al coinvolgimento di partner capaci di garantire i massimi standard tecnologici e qualitativi. A partire dall’onboarding: per questo, Flowe ha scelto la competenza e l’esperienza di InfoCert (Tinexta Group), la più grande Autorità di Certificazione a livello europeo.
Spiega Sommacal: “Quando abbiamo iniziato a sviluppare l’app, avevamo ben in mente quali dovessero essere i livelli minimi di servizio da assicurare. Innanzitutto, un tempo inferiore a quello di riferimento da benchmark, cioè 8 minuti, per l’apertura del conto e, peraltro, con contestuale fornitura di IBAN e PAN della carta. Poi, un’esperienza d’uso totalmente in app con minimizzazione delle digitazioni e senza necessità di intervento umano. Infine, un servizio disponibile tutti i giorni e senza interruzioni, compresi la notte e i fine settimana. Rivolgerci senza esitazioni a InfoCert ci è parsa pertanto la scelta più logica, perché era l’unica realtà capace di garantirci la flessibilità necessaria a rispondere alle esigenze di performance che ci eravamo posti”.
Con l’onboarding di InfoCert, facilità è la parola-chiave
Salire a bordo di Flowe è davvero semplice, anche per i più giovani.
Dopo aver scaricato l’app, si inizia con la certificazione del numero di telefono e la scelta di un passcode, ovvero di una password che permette di interrompere e riprendere il processo di attivazione in qualunque momento. A seguire, si certifica anche il proprio indirizzo email. Consultato e scaricato il materiale precontrattuale e relativo alla privacy, è il momento di inserire il proprio codice fiscale e procedere alla trasmissione dei dati personali.
“È a questo punto del processo che entra in gioco InfoCert – puntualizza Sommacal – L’acquisizione del documento d’identità dell’utente avviene in modalità OCR Optical Character Recognition, ossia con il riconoscimento automatico dei caratteri scritti sul documento, senza necessità di alcun intervento umano. Per chi fosse in possesso della Carta d’Identità Elettronica, inoltre, è disponibile anche la lettura NFC Near Field Communication del documento. Si tratta di una soluzione che, al momento e grazie a InfoCert, offriamo solo noi: dà la possibilità non solo di acquisire immagini in altissima risoluzione, ma anche di ricavare direttamente dal chip della carta tutti i dati necessari ad attestarne l’autenticità, nonché le garanzie richieste ai fini dell’antiriciclaggio”.
Effettuate dal sistema le opportune verifiche, è il momento del selfie, estratto direttamente dal software durante lo streaming e convalidato da InfoCert attraverso il cosiddetto liveness check: chiedendo all’utente di compiere alcune facili azioni – girare il capo, sorridere e sbattere gli occhi – il software rileva la corretta interazione con un essere umano e non con una semplice fotografia.
“Per concludere la procedura, il pdf del contratto da sottoscrivere viene inviato al richiedente, unitamente alla Firma Digitale InfoCert, presso il recapito email da lui indicato. Ovviamente, nel caso in cui la richiesta provenisse da un minore, quest’ultimo passaggio coinvolgerebbe i suoi genitori o tutori”.
Uno dei principali punti di forza di InfoCert è quello di garantire un processo di onboarding, certificato da AgID e Banca d’Italia, che non necessita dell’intervento di un operatore umano. Ma non solo.
Una questione di affinità
Grazie a InfoCert, Flowe ha snellito e velocizzato anche una serie di altre procedure “core”, ad esempio i controlli di back office, che possono essere espletati sulla base di dati già acquisiti, verificati e certificati.
“Ci accomuna lo stesso approccio metodologico agile e, soprattutto, l’idea che la tecnologia, per essere utile, deve essere prima di tutto semplice. InfoCert ci ha garantito rapidità, disponibilità e tanta propositività nel fornire risposte su misura alle nostre esigenze. E si è mostrata veramente aperta a sposare la nostra scelta di leggerezza e fruibilità: ad esempio, ha adottato i principi della Legal Design Alliance anche per la stesura dei propri contratti di Firma Digitale, redatti pertanto con lo stesso linguaggio colloquiale e accessibile a tutti con cui vengono formulati i nostri documenti, a iniziare da tutta la nostra informativa precontrattuale. È questa affinità di approccio che ci rende fiduciosi sulla possibilità che, presto, si presenteranno nuove occasioni di collaborazione con InfoCert.” chiude Sommacal.