Alibaba, l’m-payment passa dal riconoscimento facciale

Pubblicato il 19 Mar 2015

redazione

Cheese, il pagamento è inviato. Per ora si tratta solo di un coupe de théatre di Jack Ma, l’inesauribile fondatore dal portale di e-commerce più famoso (ed esteso) del Far East, Alibaba, ma potrebbe presto essere la nuova frontiera dei sistemi di pagamento digitale. Il manager cinese ha infatti mostrato al mondo, in occasione del Cebit di Hannover, la versione Beta del servizio “Smile to pay”, grazie al quale è possibile autorizzare una transazione attraverso il riconoscimento facciale dell’utente attivato sul device.

Con uno show che nulla ha avuto da invidiare alle ormai storiche performance di Steve Jobs, il numero uno della tech company ha esordito dicendo che “i pagamenti on line sono sempre un bel fastidio… ci si dimentica la password, ci si preoccupa per la sicurezza…” e poi, dopo aver trovato l’inserzione di un francobollo d’epoca di Hannover su Alibaba.com ha effettuato una scansione del proprio volto con lo smartphone e ha assicurato al pubblico che il francobollo era stato acquistato e spedito all’ufficio del sindaco della città tedesca.

A sviluppare la tecnologia retrostante al sistema, e soprattutto a garantirne l’efficacia e la sicurezza, c’è Ant Financial, il braccio finanziario di Alibaba che sta implementando il sistema su Alipay (il corrispondente cinese di PayPal) e Alipay Wallet, che invece può essere rapportato ad Apple Pay.

Ed è proprio il successo che sta ottenendo il sistema di Cupertino (che usa per riconoscere l’utente le impronte digitali) ad aver invogliato Jack Ma a tentare la strada del riconoscimento biometrico. Del resto, al Mobile World Congress di Barcellona, il mese scorso, il mobile payment è stato il grande protagonista, e molti sviluppatori hanno proposto la propria interpretazione dei sistemi di riconoscimento della retina per garantire un’esperienza a prova di frode.

Ma Alibaba, che è già presente anche in Italia, starebbe andando oltre: secondo indiscrezioni, in fase di test ci sarebbe anche il sistema “Kong fu”, che permetterebbe agli utenti di autorizzare una transazione effettuando la scansione praticamente di qualsiasi cosa, da un tatuaggio a un animale domestico. Per il momento, tutto ciò che si sa è che “Smile to pay” sarà lanciato in Cina. Non si sa ancora quando, né se il roll out commerciale è previsto anche in altre country.

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