Quelle effettuate da mobile rappresentano ormai il 34% di tutte le transazioni e-commerce globali, ed entro la fine del 2015 la quota percentuale raggiungerà il 40%. A rivelarlo è l’indagine Criteo (specialista in performance advertising) relativa al primo trimestre 2015, che mette in evidenza trend mondiali, performance di specifiche regioni e diffusione di tecnologie e piattaforme.
Le transazioni da mobile nei soli Stati Uniti, per esempio, sono aumentate del 10% rispetto all’ultimo quarter del 2014: la crescita è continua in tutte le categorie merceologiche, con il settore retail che si muove ancora più velocemente della media. Sempre negli States, il 10% delle operazioni avviene ormai con iPhone, spinto prepotentemente dall’introduzione di Apple Pay, lo scorso ottobre. Ma il Melafonino performa bene anche dove non è disponibile il sistema di pagamento di Cupertino: basti pensare che a livello globale l”uso dell’ iPhone è cresciuto del 12% rispetto al quarto trimestre 2014.
Parlando di dimensioni dello schermo, ovvero di esperienza smartphone versus esperienza tablet, negli Stati Uniti come in altri Paesi la maggior parte delle transazioni da mobile avviene tramite telefono, con l’eccezione di Germania e Gran Bretagna, dove prevale ancora il tablet. Le ragioni dello sviluppo risiedono nel crescente livello di propensione all’acquisto e in schermi di dimensioni maggiori.
In Italia, dove secondo l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano il mercato valeva circa 2 miliardi di euro nel 2014, in crescita del 55% e con la previsione di raggiungere i 5 miliardi di euro nel 2017, attualmente il 26% delle transazioni nel settore retail (55% su smartphone) e il 21% nel settore travel (56% su smartphone) avviene via mobile.
Guardando a Est, il mobile ora rappresenta addirittura la maggior parte delle transazioni e-commerce in Giappone e Corea del Sud, con quote di poco superiori al 50%.
In generale, a livello internazionale, il fashion conosce il tasso più alto di acquisti via smartphone, mentre i prodotti per la casa, anche di design, registrano le performance minori, perché si tratta di acquisti che di solito non sono fatti d’impulso. Da sottolineare, continuando a parlare di comportamenti d’acquisto, che i consumatori oggi vedono la stessa quantità di prodotti su desktop e smartphone, ma dimostrano una minore propensione all’add-to-basket e all’acquisto su smartphone. In Italia il tasso di conversione del mobile si attesta su una media dell’1.6%.
“L’enorme crescita delle transazioni da mobile rispetto al trimestre precedente dimostra che i consumatori sono ormai propensi all’acquisto tramite smartphone in tutte le categorie merceologiche”, ha affermato Jonathan Wolf, Chief Product Officer di Criteo. “La maggioranza delle transazioni in mobilità avviene oggi tramite smartphone e l’aumento delle dimensioni dello schermo, così come la presenza di siti mobile ottimizzati, non possono che accelerare questa tendenza.”