Il recente Salone dei Pagamenti di Milano è stato l’occasione di un importante momento di confronto per tutti gli operatori che hanno a che fare con il mondo dei pagamenti elettronici. All’appuntamento non è mancata la fintech francese Hipay, che in questi anni è riuscita a ritagliarsi un ruolo importante sul mercato grazie alla sua piattaforma unificata per i processi di pagamento. Come racconta Paola Trecarichi, Senior Head di HiPay Italia, “L’impressione dell’edizione di quest’anno del Salone dei Pagamenti è che ci sia stata molta affluenza di pubblico, superiore rispetto a quella degli anni passati, probabilmente per effetto della maggiore importanza assunta dal tema dei pagamenti digitali come argomento”.
In occasione del Salone dei pagamenti HiPay ha anche partecipato a un apposito Workshop organizzato da MyBank, in cui è stata raccontata la case history di successo realizzata con Kolme, distributore nazionale specializzato in prodotti e servizi dedicati al mondo delle Telecomunicazioni. Anche in questa occasione abbiamo potuto rilevare una crescita dell’interesse del pubblico verso i metodi di pagamento alternativo. Senza dubbio i merchant in questa fase si stanno guardando intorno alla ricerca di nuove soluzioni. In particolare, sono convinta che in questa fase a catalizzare l’attenzione del pubblico abbia concorso la recente introduzione della PSD2. Ancora oggi, infatti, i merchant non hanno chiarissime le conseguenze legate all’introduzione della normativa, tanto che abbiamo ricevuto moltissime domande sul tema”. Il punto di vista di Hipay è che la PSD2 abbia un impatto fortissimo anche dal punto di vista dell’antifrode. In particolare, i merchant potranno ottenere dalle banche le tanto agognate esenzioni alla Strong Customer Authentication soltanto in presenza di tool con elevate capacità antifrode. In questo senso HiPay può mettere sul piatto un consolidato tool antifrode, nativo della piattaforma, che permette di controllare – attraverso diverse modalità di check – il livello effettivo di rischio delle transazioni.
Un’altra grande tendenza che HiPay sta cercando di intercettare è senza dubbio quella dell’omnicanalità: “Si tratta sicuramente di uno dei trend del momento ma c’è da dire che la maggioranza dei merchant non ancora pronti ad agire in quest’ottica. Perché? Basti pensare che, molto spesso, nei negozi possono essere presenti dei gestionali completamente diversi da quelli presenti nell’ambito dell’ecommerce. E se è relativamente facile creare dei plug-in per i CMS, risulta molto più complicato farlo per i sistemi ERP. In particolare per i grandi gruppi consolidati diventa complicato effettuare un passaggio di questo tipo. Il nostro consiglio, dunque, è di procedere per step, ad esempio mettendo in piedi come primo passo una strategia di click and collect. Un ulteriore valore aggiunto che possiamo fornir è rappresentato dalla nostra soluzione di business intelligence, che può permettere di gestire e analizzare i dati legati alle vendite, elemento indispensabile per mettere in atto le adeguate strategie di marketing”.