Mobile Payment: Samsung lancia anche in Italia il servizio Samsung Pay

Il colosso dell’elettronica di consumo sudcoreano ha attivato Samsung Pay anche per il mercato italiano. Con questa mossa il gruppo si propone di accelerare l’avvento della “cashless society” e contribuire così a trasformare la gestione del denaro, digitalizzando i processi di pagamento

Pubblicato il 23 Mar 2018

Pagamenti Mobile Samsung Pay

Samsung Pay sbarca finalmente in Italia. Il servizio di Mobile Payment del colosso sudcoreano è stato presentato ufficialmente giovedì 22 marzo nella sede milanese del gruppo. Alla presenza del Viceministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero e insieme al network di banche partner del servizio, negli spazi del Samsung District a Milano si è svolta la conferenza stampa di lancio dell’innovativa formula di pagamento che permette ai clienti Samsung di pagare dal proprio smartphone e fare acquisti in qualsiasi esercizio commerciale che accetta carte di credito, di debito o prepagate. Pensato per supportare sia la tecnologia NFC (Near Field Communication) che quella MST (Magnetic Secure Transaction), Samsung Pay funziona con quasi tutti i terminali di pagamento e con i circuiti di pagamento aderenti.

Con i pagamenti digitali verso una cashless society

«Lo smartphone è diventato il telecomando della nostra vita – ha commentato Carlo Barlocco, Presidente di Samsung Electronics Italia, in occasione della conferenza – è da questo dispositivo che passano la maggior parte delle nostre attività quotidiane: dalla necessità di informarsi a quella di comunicare. Ora è arrivato il momento dei pagamenti. Siamo convinti che il lancio in Italia di Samsung Pay contribuirà alla trasformazione del rapporto degli italiani con il denaro in direzione di quella “cashless society” di cui si parla ormai da tempo e che in alcuni paesi è già una realtà capace di apportare benefici concreti al sistema paese nel suo complesso grazie anche al fatto di rendere la gestione del denaro totalmente trasparente».

L’Italia è il sedicesimo Paese al mondo in cui è stato attivato Samsung Pay, segno che nel campo del digitale, e ancor più in quello dei pagamenti digitali, possiamo giocarsi una partita importante. «La disponibilità di un nuovo strumento di pagamento elettronico, fornita da Samsung Pay, permetterà di semplificare e migliorare le operazioni di pagamento dei singoli consumatori e determinerà uno sviluppo della economia digitale utile al nostro paese per competere con le nazioni più sviluppate. La necessità di far crescere l’industria dei pagamenti digitali in Italia è un obiettivo che dovrebbe caratterizzare l’azione di governo», ha aggiunto Luigi Casero, vice Ministro dell’Economia e delle Finanze. «I dati dimostrano che il settore dei pagamenti digitali sta crescendo in Italia, ma c’è bisogno di un salto di qualità» ha continuato Casero. «Dobbiamo tenere conto che il pagamento digitale porta benefici sia per i consumatori – in termini di sicurezza e trasparenza – che per i commercianti, ai quali viene meno la gestione del contante. Oltre che favorire i processi di lotta all’evasione fiscale».

Come funziona Samsung Pay e quali vantaggi offre

Samsung Pay non è un sistema di pagamento alternativo alle carte di credito. Anzi, si tratta di fatto della digitalizzazione dei pagamenti con carta. Per utilizzare il servizio basta accedere all’applicazione Samsung Pay registrandosi con le credenziali del proprio account Samsung, ed aggiungere la propria carta di credito. Il pagamento avviene in pochi secondi: si seleziona la carta di credito che si vuole utilizzare, nel caso se ne abbia più di una, si utilizza la modalità di identificazione preferita, e si avvicina il proprio smartphone al POS.

La forza di Samsung Pay sta anche nella garanzia di sicurezza dei dati delle proprie carte di pagamento grazie a tre livelli di sicurezza. Innanzitutto, per autorizzare ogni transazione è necessario autenticarsi con PIN, impronta digitale, o scansione dell’iride; effettua la “tokenizzazione” dei dati della carta di pagamento che, in questo modo, non compaiono mai nelle transazioni, né vengono memorizzati sul dispositivo; infine la protezione dei dati avviene tramite la piattaforma Samsung Knox integrata nello smartphone.

Chi sono gli istituti di credito e i circuiti di pagamento che hanno aderito al progetto

Ad aderire al servizio di Samsung anche buona parte degli istituti di credito e circuito di pagamento che operano in Italia. tra cui: Bnl, Che Banca!, Intesa San Paolo, UniCredit, Mastercard, Banca Mediolanum, Visa, Nexi, SIA.

«L’obiettivo di Intesa Sanpaolo è passare nei prossimi tre anni dall’attuale 10% di attività digitalizzate a oltre il 70%. Prevediamo di investire 5,8 miliardi di euro in sviluppo tecnologico e formazione del personale”, ha dichiarato Massimo Tessitore, responsabile Direzione Multicanalità Integrata Intesa Sanpaolo. “Già oggi la nostra app consente di effettuare ogni tipo di operazione dal cellulare. Nel settore dei pagamenti in mobilità con Samsung Pay offriamo al vasto mondo Android il sistema di pagamento del futuro, di cui in Italia siamo stati pionieri con la prima piattaforma autonoma lanciata nel 2011, puntando su facilità d’uso ed elevato grado di sicurezza».

«Sono oltre 150 le banche per le quali Nexi rende disponibile Samsung Pay, per un totale di 3,5 milioni di potenziali clienti”, ha commentato Roberto Catanzaro, Business Development Director di Nexi. “Riteniamo che i mobile payments siano un elemento chiave per generare familiarità quotidiana con i pagamenti digitali, grazie all’alta diffusione di smartphone in Italia, e un passaggio essenziale se vogliamo che la percentuale dei digital payments sul totale dei consumi delle famiglie nel nostro Paese passi dall’attuale 20% al 40%, che è il dato medio Europeo».

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