Una mossa, forse decisiva, per favorire l’adozione dei pagamenti contactless nel nostro Paese: a partire dal 1 gennaio 2021 gli istituti di credito avvieranno un progressivo aumento della soglia per pagamenti contactless a 50 euro, al di sotto della quale non sarà più previsto l’inserimento del codice PIN. Una decisione – ufficializzata da player del settore come BANCOMAT, Mastercard, Visa e altri attori del settore dei pagamenti – che comporterà un sostanziale raddoppio rispetto alla soglia di 25 euro attualmente in vigore. L’obiettivo è rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori, sempre più digitali, alla ricerca di un pagamento semplice, rapido e sicuro, sulla scia anche della necessità di distanziamento sociale seguita all’emergenza sanitaria. Più specificatamente, tutti gli attori dei pagamenti digitali in campo (banche ed esercenti) adatteranno strumenti e processi per l’implementazione e l’attuazione operativa della nuova misura a partire dal prossimo anno.
Il fenomeno contactless in Italia
Secondo l’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano nel 2019 il valore dei pagamenti Contactless nel nostro Paese era arrivato a 63 miliardi di euro (nel 2018 era 40,5 miliardi di euro), con circa 1,5 miliardi di transazioni nel 2019 (+67% rispetto al 2018). Una crescita importante ma che rappresenta soltanto una frazione del mondo dei pagamenti elettronici nel nostro Paese, che nel 2019 ammontavano a 270 miliardi di euro. L’innalzamento del limite del contactless a 50 euro avrà l’effetto di spingere i contactless anche per pagamenti più consistenti, aumentando l’effetto di sostituzione del contante che era già stato riscontrato dalle ultime ricerche. Anche perchè dal punto di vista tecnologico il sistema dei pagamenti italiano sembra già pronto ad assorbire l’incremento di questo fenomeno: nel 2019 il numero di terminali POS per l’accettazione dei pagamenti con carta in Italia ha raggiunto quota 2,17 milioni, nel 90% dei casi già abilitati all’accettazione del Contactless.