redazione
Ci sono voluti tre anni di implementazione, ma oggi il sistema dei trasporti pubblici di Mosca, città da 12 milioni di abitanti a cui si aggiungono ogni giorno circa due milioni di pendolari, è accessibile attraverso gli smartphone dotati di tecnologia NFC (Near Field Communication). Uno sforzo congiunto del dipartimento competente della metropoli russa, della metropolitana moscovita e di MegaLabs, sviluppatore che fa capo all’operatore telefonico MegaFon. E saranno proprio i clienti di MegaFon, assieme a quelli di Beeline e di MTS i primi a usufruire del servizio. Sono una sessantina i telefoni in commercio in Russia compatibili con il lettore installato sui tornelli della metro e sugli autobus delle linee urbane ed extraurbane, ma perché funzionino sarà necessario installare una SIM predisposta per le comunicazioni NFC.
Il meccanismo è semplice: una volta installata la SIM, attraverso un SMS il sistema informa l’utente che può abilitare il dispositivo al servizio. Se l’utente lo accetta, riceve un addebito di 150 rubli (circa 2 euro) e da quel momento, senza pagare abbonamenti, fee o altri tipi di sottoscrizione, può salire e scendere dai mezzi di trasporto semplicemente avvicinando il terminale al sensore posto sui tornelli e sulle obliteratrici: il biglietto elettronico viene generato all’interno dello smartphone e il costo del titolo di viaggio decurtato dal credito telefonico. Il servizio è stato avviato a metà settembre, ma al momento non sono ancora disponibili statistiche sull’adesione dei cittadini, né ci sono indicazioni su una possibile estensione della piattaforma ad Apple Pay (già attivo per il sistema dei trasporti londinesi) o ad altri sistemi di m-payment.