Arriva anche Microsoft Payments: non manca più nessuno!

Pubblicato il 22 Apr 2015

Ivano Asaro

Il 19 febbraio l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano aveva intitolato il proprio Convegno “Mobile Payment & Commerce: non manca più nessuno!”, a evidenziare il grandissimo fermento nel mondo del Mobile Payment registrato nel 2014, in particolare per i pagamenti in prossimità, e soprattutto l’interessante botta e risposta tra i grandi player del mercato che ha portato all’ingresso di attori fino ad ora rimasti ai margini della “battaglia”. E tra questi – dopo Google, Apple e Samsung – arriverà presto anche Microsoft.

Già qualche settimana fa vi avevamo raccontato (in questo articolo) di come Microsoft fosse pronta e entrare nel mondo dei pagamenti NFC inserendo una nuova funzionalità nativa nel suo Windows 10: “Tap to pay”. Questa nuovo supporto, basato sul paradigma Host Card Emulation in Cloud, permetterà agli utenti di effettuare pagamenti in prossimità utilizzando qualsiasi Mobile Wallet adotti al tecnologia HCE.

Ma c’è di più: Microsoft non solo supporterà i pagamenti NFC, ma sembra avere intenzione di proporre una piattaforma proprietaria che punti a fare concorrenza diretta ad Apple Pay, Google Wallet e Samsung Pay. Un recente report di Faisal Khan, consulente bancario, ha infatti riportato la richiesta inoltrata da Microsoft nei 50 stati degli Stati Uniti, volta ad ottenere una licenza per l’attività di trasferimento di denaro, e lo stato dell’Idaho avrebbe già approvato la licenza per la compagnia. E c’è di più: il nome con cui l’azienda di Redmond opererà sarà Microsoft Payments, Inc., che potrebbe anche essere il nome del servizio stesso. Una mossa che punterebbe quindi alla creazione di un sistema di pagamenti elettronici, probabilmente destinato inizialmente agli smartphone Windows 10, che supporteranno tale funzione in maniera nativa.

Modelli diversi per erogare il servizio

I grandi player hanno dato quindi il via alla lotta sul mercato, operando anche scelte diverse: Apple e Samsung (da produttori di terminali quali sono) hanno optato per un cosiddetto sistema device-based, in cui le credenziali di pagamento vengono memorizzate in uno spazio sicuro (il Secure Element) sullo smartphone, seppur con qualche differenza: Samsung continuerà infatti a permettere ai propri utenti di scegliere quale servizio di Mobile Payment utilizzare anche tra alternative di terzi, mentre Apple – almeno al momento – ha optato per un sistema “chiuso” in cui gli utenti iPhone potranno utilizzare solo Apple Pay.

Google, che in precedenza sembrava aver scelto anch’essa una soluzione device-based, ha poi spostato il Secure Element del proprio Google Wallet nel Cloud e aggiungendo il supporto al paradigma Host Card Emulation a tutti i telefoni Android 4.4 KitKat. Nel 2014 Google si è spinta oltre e al Mobile World Congress dello scorso febbraio ha dichiarato che sta lavorando ad Android Pay, una piattaforma software, basata su HCE appunto, messa a disposizione di chiunque voglia sviluppare la propria soluzione di Mobile Payment. Su questa linea, come detto, sembra si stia posizionando la stessa Microsoft.

E l’Italia?

A questo grande fermento internazionale ha sicuramente contribuito anche il più longevo modello SIM-based, che ha visto in diversi paesi venire alla luce diversi servizi commerciali. Tra questi l’Italia: nel 2014 sono stati infatti lanciati i primi servizi nati dalle collaborazioni tra banche e compagnie telefoniche, seppur ancora un po’ in sordina. I prossimi mesi, probabilmente, vedremo anche nel nostro paese il grandissimo fermento intravisto a livello internazionale. Oltre a nuovi imminenti lanci del mondo Sim-based, non mancheranno sicuramente sperimentazioni basate su HCE (molti attori stanno studiando e lavorando a su questo tema), senza contare l’ormai imminente arrivo di Apple Pay (alcune indiscrezioni di questi giorni parlando di giugno).

Prepariamoci quindi, il mercato del Mobile Payment è pronto e avviato. Non manca più nessuno, i prossimi mesi si preannunciano davvero molto interessanti.

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