Eventi, mostre e spettacoli si potranno pagare con il credito telefonico

Pubblicato il 04 Set 2015

redazione

Sergio Boccadutri, coordinatore dell’Area Innovazione del Pd e primo firmatario dell'emendamento sui micro pagamenti via credito telefonico

Svincolare i pagamenti innovativi dall’obbligo di possedere una carta di credito o un conto corrente. È questo l’obiettivo di un primo piccolo passo compiuto in tal senso dall’emendamento al Ddl Concorrenza approvato all’inizio di agosto dalle commissioni Finanze e Attività Produttive di Montecitorio. Grazie a una micro-modifica di soli 681 caratteri proposta da Sergio Boccadutri, coordinatore dell’Area Innovazione del Pd, sarà infatti possibile effettuare micro-transazioni per l’acquisto di biglietti di mostre, spettacoli ed eventi sportivi attraverso il credito telefonico di qualsiasi Sim ricaricabile, un po’ come già avviene per il trasporto pubblico in alcune aree urbane italiane.

L’emendamento si inserisce all’interno di una serie di norme studiate per agevolare la portabilità da un operatore telefonico all’altro, per recedere dal proprio contratto e per garantire, più in generale, la trasparenza nel settore delle Tlc. Per conoscere i dettagli anche sul fronte dei pagamenti bisognerà dunque attendere la definizione dei regolamenti attuativi, anche se il valore delle operazioni “dovrebbe attestarsi sui 50 euro, come previsto dalla direttiva europea”, ha spiegato Boccadutri. Il deputato fa riferimento alla PSD2, e precisa che l’emendamento ne anticipa in parte il recepimento, offrendo allo stesso tempo “uno strumento di pagamento alternativo a chi non possiede una carta di credito”. Stando ai dati della Cgia di Mestre, “sono 14 milioni gli italiani unbanked (sprovvisti di conto corrente presso una banca), tutti questi però posseggono un cellulare e nel 90% dei casi hanno una Sim ricaricabile che può essere utilizzata come mezzo di pagamento”.

Boccadutri era già intervenuto sul tema dei pagamenti elettronici con una proposta di legge in 11 articoli dal titolo ‘Disposizioni concernenti la limitazione dell’uso del contante e la promozione dell’impiego di strumenti di pagamento elettronici‘, in cui si prevedevano limiti all’utilizzo del denaro contante, incentivi all’impiego dei POS, divieti alle pubbliche amministrazioni e ai loro incaricati di applicare maggiorazioni o commissioni per i pagamenti effettuati con tali strumenti e diversi strumenti per la tracciabilità.

A proposito di PA, l’emendamento recentemente approvato si affianca a un’altra iniziativa di Boccadutri (stavolta nell’ambito del disegno di legge in materia di semplificazione della Pubblica amministrazione) grazie alla quale il Parlamento ha delegato il Governo a predisporre provvedimenti per estendere i micro-pagamenti via credito telefonico anche in favore dello Stato.

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