Nel 2013 la Mobile Economy in Italia ha raggiunto il ragguardevole valore di 25,4 miliardi di euro, ovvero l’1,6% del PIL, ma tra soli tre anni arriveremo a oltre 40 miliardi (cioè il 2,5% del PIL), e soprattutto il peso degli ambiti Mobile Commerce e Mobile Payment quadruplicherà rispetto a oggi.
Sono conclusioni che emergono dalla prima edizione dell’Osservatorio Mobile & App Economy, in cui i ricercatori della School of Management del Politecnico di Milano hanno tracciato una visione sistemica e complessiva di tutto ciò che in Italia ha a che fare con il Mobile.
Dei 25,4 miliardi di euro quantificati per il 2013, circa il 17% è riconducibile a investimenti di aziende e organizzazioni pubbliche e private, mentre il restante 83% (21,2 miliardi) proviene dai consumi diretti di consumatori e imprese, che i ricercatori suddividono in servizi classici di telefonia mobile, vendita di mobile device, connettività dati mobile, Mobile Content a pagamento, Mobile Commerce (acquisto prodotti e servizi non digitali) e Mobile Payment.
Di queste cinque categorie, Mobile Commerce e Mobile Payment sono quelle che al momento pesano di meno: il primo secondo i ricercatori vale il 6% dei consumi, mentre il Payment per ora è ben sotto l’1%. Ma come accennato nel giro di soli tre anni le cose cambieranno profondamente: nel 2016 la componente consumi diretti arriverà a 34,3 miliardi di euro, e in essa il Mobile Commerce rappresenterà il 21%, e il Mobile Payment il 18%.
Tra tre anni il Mobile Commerce sarà il 40% dell’eCommerce italiano
«Nel 2013 le vendite di beni e servizi tramite canali Mobile (Mobile Commerce) hanno triplicato il loro valore raggiungendo così il 12% delle vendite complessive su Internet – si legge nel report del Politecnico -, mentre il mercato del Mobile Payment, che può essere suddiviso in acquisti a distanza (Mobile Remote Payment) e acquisti in prossimità (Mobile Proximity Payment) è ad oggi ancora piccolissimo, ma è destinato a crescere moltissimo nei prossimi anni, grazie alla componente Remote (Mobile Ticketing, Mobile Parking, ecc.), ma soprattutto a quella di Mobile Proximity Payment».
Più in dettaglio il Mobile Commerce trainerà la crescita, passando dagli attuali 1,2 miliardi a oltre 7 miliardi di euro, con un peso relativo più che triplicato sull’eCommerce totale in Italia (oltre il 40% nel 2016). Il peso sul totale dei consumi Mobile quindi come anticipato passerà in tre anni dall’attuale 6% al 21%. Ma oltre all’impatto diretto sulle vendite, sottolineano i ricercatori, il Mobile consentirà anche di riprogettare completamente l’esperienza del cliente in punto vendita, grazie a soluzioni di geolocalizzazione indoor, meccaniche di Mobile Promotion innovative, e così via.
Sul Mobile Proximity Payment impegnate le principali Telco e banche italiane
Per quanto riguarda il Mobile Payment, l’analisi ne distingue tre componenti. «Con ogni probabilità prenderà finalmente avvio il mercato del Mobile Proximity Payment, che pensiamo potrebbe arrivare a valere circa 4 miliardi di euro nel 2016, abilitato da un ecosistema che coinvolge le principali Telco e banche italiane», spiega l’Osservatorio Mobile & App Economy. La seconda componente è il mercato del Mobile Remote Payment, che triplicherà, spinto dall’ampliamento dei servizi di Ticketing, Parking, e così via, ma rimarrà marginale in valore assoluto rispetto ai pagamenti di prossimità.
Infine il terzo componente è il mercato dei Mobile POS, ovvero le transazioni gestite tramite dispositivi Mobile (Smartphone e Tablet) utilizzati come lettori di carte di credito e bancomat, che secondo i ricercatori del Politecnico nel 2016 potrebbero valere tra 1,5 e 2,5 miliardi di euro. «Grazie a tutte queste dinamiche, il mercato dei pagamenti Mobile tra tre anni varrà il 18% dei consumi totali della Mobile & App Economy».