redazione
Dopo la Francia, anche la Germania si sta convertendo allo shopping via NFC (Near Field Communication). Se infatti nella primavera del 2015 la catena di supermercati transalpina Intermarché aveva introdotto sui propri scaffali speciali etichette capaci di comunicare direttamente con gli smartphone dei clienti, calcolando il conto delle referenze messe in carrello e attivando automaticamente sconti e voucher, un non meglio precisato retailer tedesco specializzato in elettronica di consumo sta per installare 10 milioni degli stessi dispositivi sugli scaffali di mille punti vendita dislocati in 14 diversi Paesi. Parliamo di un investimento da 98 milioni di euro, il più grande di sempre sul piano delle ELS (Electronic Shelf Label). Non solo si tratta della stessa tecnologia, ma anche degli stessi fornitori: SES e Imagotag, la cui partnership ha dato vita alle targhette prodigiose.
L’operazione va oltre la semplice idea dello sviluppo di una user experience accattivante all’interno dello store: è piuttosto uno degli elementi che compongono un’aggressiva strategia omnicanale che fa dell’efficienza operazionale l’obiettivo della raccolta e dell’analisi in real time dei dati di vendita, a prescindere dalla piattaforma (fisica o digitale) su cui vengono effettuati gli acquisti. Così, se da una parte i visitatori saranno in grado di ottenere informazioni sulle referenze, sconti e offerte su bundle di prodotti e in generale maggiore interattività con i corner espositivi, il back office dell’insegna potrà monitorare tendenze di consumo ed efficacia delle promozioni per agire sulle leve del marteting e della logistica con maggiore efficacia.